San Lorenzo, striscione contro la musica fino a tarda notte. Santori: «Raggi prenda provvedimenti»

San Lorenzo, striscione contro la musica fino a tarda notte. Santori:«Raggi prenda provvedimenti»
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Giovedì 18 Ottobre 2018, 13:16 - Ultimo aggiornamento: 15:46
I residenti del quartiere di San Lorenzo hanno deciso di dire basta. La musica ad alto volume del locale "Ex Dogana", a tutte le ore del giorno e della notte, è diventata ormai insostenibile per chi abita in zona. I residenti del palazzo in via scalo di San Lorenzo 12, proprio accanto alla celebre discoteca, hanno esposto uno striscione che recita: «Ex Dogana: discoteca fino alle 6.00 e degrado. Basta. Raggi, Del Bello, qui non dormiamo da 3 anni!».



Fabrizio Santori, dirigente regionale della Lega, ha dichiarato: «Anni di musica incessante, a tutte le ore del giorno e della notte, portano all'esasperazione. Sosteniamo la battaglia dei residenti per il diritto al silenzio e al sonno costantemente violato dalle iniziative della ex Dogana. La situazione è ormai fuori controllo, il sindaco Raggi prenda immediati provvedimenti per restituire ai cittadini e al quartiere la serenità persa».



Andrea, un residente della zona, ha spiegato dettagliatamente il disagio vissuto dalle persone che vivono a San Lorenzo: «Sono 3 anni che va avanti questa situazione e da maggio è anche peggiorata. Da un lato del locale c'è musica e karaoke fino alle 2 di notte, mentre dall'altro lato per 3/4 volte a settimana, partendo dal lunedì, musica da discoteca fino alle 6 di mattina. Sono rave autorizzati dal dipartimento cultura, nei confronti del quale abbiamo inviato più di un esposto, ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Abbiamo presentato esposti anche alla polizia locale, ma non fanno nulla».

«Oltre all'inquinamento acustico - prosegue l'uomo - la discoteca sta portando un degrado profondo in tutta l'area. Ci sono bottiglie di vetro ovunque, ragazzi giovanissimi ubriachi che strillano fino alle 6 di mattina, gente che sniffa sui motorini, uno scenario apocalittico insomma. Non capiamo nemmeno chi siano i gestori che cambiano in continuazione le denominazioni sociali, credo per poter ottenere le autorizzazioni "temporanee" senza doversi fermare, cosa prevista per legge».
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