Nieri, approvata revisione canoni appartamenti: affitti legati al reddito

Nieri, approvata revisione canoni appartamenti: affitti legati al reddito
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Giovedì 12 Giugno 2014, 17:07
Ieri in Giunta abbiamo approvato un'importante delibera per ratificare un accordo gi discusso con le parti sociali lo scorso marzo e relativo al patrimonio disponibile, non Erp, di Roma Capitale.

Abbiamo ridefinito e rimodulato i canoni di locazione degli immobili, legandoli al reddito di chi li abita, con valutazione secondo i criteri Isee. L'accordo prevede il rinnovo di tutti i contratti e di tutti gli affitti, scaduti da oltre dieci anni e mai rivisti dall'amministrazione. Con questa operazione di valorizzazione del nostro patrimonio, metteremo a reddito gli immobili tutelando le fasce sociali più deboli e chiedendo di più a chi ha di più». Lo dichiara il vicesindaco e assessore al Patrimonio di Roma Capitale Luigi Nieri.



«Abbiamo diviso gli inquilini in 6 fasce di reddito - spiega - La 1° fascia è composta da chi ha un reddito Isee non superiore a euro15.000, la 2° fascia è compresa tra euro15.000 e euro 25.000, la 3° fascia tra euro25.000 e euro35.000, la 4° fascia tra euro35.000 e euro42.000, la 5° tra euro42.000 e euro 55.000, la 6° è superiore a euro55.000. A tutela delle fasce più deboli, gli aumenti previsti verranno ripartiti in 4 anni, con un aumento progressivo e riduzioni rispetto ai canoni previsti dagli accordi territoriali vigenti».



«Per i redditi più alti, invece, si applicherà la tariffa massima, con immediato aumento del canone - aggiunge - Oggi per un appartamento di 70 mq in pieno centro a Roma, anche nei pressi del Colosseo, si pagano circa euro100 mensili, a prescindere dal reddito di chi ci vive. Uno schiaffo a chi, con tanti sacrifici, affitta un monolocale in periferia a euro600 al mese. Adesso per un appartamento centrale di quel tipo di proprietà di Roma Capitale si pagherà dai euro250 ai euro1000, a seconda del reddito». «Un doveroso atto di giustizia che ci permetterà di incassare di più per garantire un'adeguata manutenzione del nostro patrimonio immobiliare e di pianificare investimenti per rispondere all'emergenza abitativa in città - conclude - Un altro tassello fondamentale del programma di regolarizzazione avviato negli scorsi mesi per riportare legalità e trasparenza nel Bene Comune che è il patrimonio capitolino».
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