Ferma la macchina in mezzo alla strada e picchia la compagna: arrestato

Ferma la macchina in mezzo alla strada e picchia la compagna: arrestato
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Lunedì 21 Settembre 2015, 11:25 - Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 11:02
Un trentenne è stato arrestato sulla Prenestina dai carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monacaper aver picchiato la compagna.



A conclusione di un intervento e delle successive attività d’indagine, i militari hanno arrestato in flagranza, contestando i reati di sequestro di persona, atti persecutori e lesioni personali aggravate, un uomo originario di Aprilia. Il 30enne, mentre si trovava a bordo della propria auto, che aveva arrestato al centro della carreggiata, stava picchiando la donna che gli sedeva accanto.



I carabinieri sono intervenuti su un segnalazione di un altro carabiniere, effettivo al Comando Carabinieri Banca d’Italia, il quale, libero dal servizio, stava percorrendo a bordo di uno scooter via Prenestina e che ha assistito alla scena.



Il militare, subito intervenuto e qualificatosi, aveva intimato all’uomo di fermarsi e di scendere dall’autovettura, ma questi era partito improvvisamente tentando la fuga. L'uomo è stato poi bloccato dopo un inseguimento di diverse centinaia di metri percorse nel traffico a forte velocità, dallo stesso militare che si era posto al suo inseguimento a bordo dello scooter e dai Carabinieri della Stazione di Tor Bella Monaca nel frattempo sopraggiunti.



La donna, soccorsa dai militari e trasportata al pronto soccorso del Policlinico di Tor Vergata dove è stata curata per un “trauma cranico da percosse” e dopo alcune ore di osservazione è stata dimessa.



A seguito dei primi accertamenti i militari appuravano che la coppia aveva allacciato una relazione sentimentale da circa un anno e che, dopo pochi mesi, l’uomo si era subito rivelato violento e ossessivo, impedendo alla compagna di uscire e di avere altre frequentazioni e amicizie. Nel mese di luglio numerosi erano stati gli episodi di violenza che la donna non aveva mai avuto il coraggio di denunciare perché minacciata di morte sino a quel momento in cui, determinata a lasciarlo, lui l’aveva inseguita, picchiata e costretta a salire sulla sua autovettura con la scusa di voler solo un ultimo incontro chiarificatore. L’arrestato è stato portato nel carcere di Regina Coeli.