Flash mob delle case famiglia a Fontana di Trevi: «A rischio l'assistenza a 1500 minori»

Il flash mob a Fontana di Trevi (LaPresse)
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Martedì 15 Aprile 2014, 16:29 - Ultimo aggiornamento: 19:42

Duemila palloncini verdi: uno per ogni bambino e persona con disabilit che abita nelle case famiglia della Capitale. Si è svolto oggi a Fontana di Trevi il flash mob delle case famiglia, che hanno rivolto un appello al sindaco Ignazio Marino, ai consiglieri e agli assessori capitolini.

Centinaia di chiavi sono state lanciate nella Fontana, al posto delle monetine, per esprimere il desiderio di «continuare a restare aperte e di ritornare in una Roma più accogliente, come nel mito della lupa capitolina, in grado di prendersi cura dei suoi cittadini più deboli». Con questo gesto simbolico, le case famiglia romane chiedono al sindaco e alla Giunta comunale, in vista dell'imminente approvazione del bilancio, di riservare particolare attenzione al destino delle proprie strutture.

«Gli attuali finanziamenti sono totalmente insufficienti - dicono le associazioni aderenti all'iniziativa - e incombe il rischio di non poter più dare l'accoglienza agli oltre 1.500 minori e ai 380 disabili, attualmente residenti nelle case famiglia della Capitale». «Abbiamo consegnato un appello alla presidente della commissione Politiche sociali del Comune Erica Battaglia», dice Luigi Vittorio Berliri, presidente di Casa al plurale, che rappresenta 18 organizzazioni che operano nel Lazio a sostegno delle persone con disabilità. «Attualmente – prosegue Berliri - tra i principali centri italiani, da Milano a Palermo, Roma è la città che prevede la retta giornaliera più bassa».

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