Colle Oppio pedonale, sfratto ai bus turistici: la proposta che cancella il traffico

Colle Oppio pedonale, sfratto ai bus turistici: la proposta che cancella il traffico
di Camilla Mozzetti
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Domenica 21 Ottobre 2018, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 15:00
Dopo la chiusura dei cancelli dalle 21 all’alba, decisa dall’amministrazione Raggi per tutelare maggiormente l’area e garantire una più certa sicurezza, Colle Oppio torna al centro dell’agenda di governo capitolino. E stavolta il “blocco” riguarda non tanto l’accesso quanto il transito veicolare nelle ore diurne. Planerà martedì prossimo, 23 ottobre, nella commissione congiunta Ambiente-Mobilità, la proposta di pedonalizzare il tratto del parco che dall’altezza del Colosseo arriva – per l’unica strada oggi percorribile, ovvero viale del Monte Oppio – a via Merulana. Il Campidoglio, nella figura del dipartimento Ambiente, con una particolare attenzione al tema mostrata dal presidente della commissione Daniele Diaco, pensa a questo progetto da diverso tempo. Da quando l’ex commissario Tronca lasciò a palazzo Senatorio traccia di un’analoga idea. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità del parco e renderlo funzionale al suo scopo: ovvero giardino nel centro di Roma a disposizione dei residenti e dei turisti ma non dei mezzi come auto, scooter e soprattutto bus turistici. 

FRENO AI TORPEDONI
Secondo le prime indiscrezioni, a pagare il prezzo maggiore del piano – laddove venisse attuato – sarebbero, difatti, proprio i torpedoni turistici che sul viale interno a Colle Oppio trovano diversi stalli loro dedicati per la sosta breve di 15 minuti e usano la strada per raggiungere l’Esquilino e soprattutto la stazione Termini. Non di rado questi bestioni sfruttano gli stalli di parcheggio anche oltre il tempo consentito, lasciando accesi (è questa una delle tesi del dipartimento Ambiente) i motori e i condizionatori d’aria calda e fredda tanto in inverno quanto in estate, contribuendo in questo modo a ad aumentare l’inquinamento. Ora l’Agenzia per la Mobilità dovrà rimboccarsi le maniche e produrre un progetto che se anche riuscisse a decretare la fattibilità della pedonalizzazione, dovrà produrre al contempo soluzioni per evitare che un’area – già in sofferenza per la pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali – soccomba al traffico per mancanza di strade di “sfogo”. 

LE IPOTESI
Secondo una prima ricognizione la chiusura del parco riguarderà il tratto alto di viale del Monte Oppio. Ma questo non salverebbe i torpedoni: pur lasciando ai bus l’ingresso da piazzale della Polveriera per far scendere ad esempio i turisti diretti al Colosseo, i bolidi dovrebbero poi rigirarsi e uscire da dove sono entrati per immettersi su via Nicola Salvi e proseguire in via Labicana o in via di San Gregorio. Le operazioni, eventualmente fattibili per le auto, non sarebbero praticabili dai bisonti turistici per assenza di spazi sufficienti alle manovre. Sul progetto i residenti del quartiere si dividono tra chi è favorevole alla pedonalizzazione del parco e chi vedrebbe in questa una possibilità per acuire il traffico di zona. Di univoco c’è solo l’appello al Campidoglio: migliorare la sorveglianza dell’area dove, pur con la chiusura notturna dei cancelli, non sono mancati nei mesi scorsi aggressioni e furti.
 
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