LE OFFICINE
Nel mirino del procuratore aggiunto Roberto Cucchiari e del pubblico ministero Mario Dovinola in particolare i reparti delle officine della sede della Zecca in via Salaria, dove diverse decine di operai negli anni si sono occupati della riparazione dei mezzi di trasporto e dei macchinari per la stampa di denaro, ma anche del trasferimento di materiale nei capannoni del ministero.
LA DENUNCIA
A denunciare al pool per i reati ambientali della procura i casi di tumori dei tre lavoratori della Zecca sono stati i medici delle Asl e gli ispettori dell'Inail, obbligati a segnalare casi di malattia causati dall'esposizione all'amianto o all'eternit, la fibrocemento a base di asbesto. La prima segnalazione risale a due anni fa, nel frattempo le condizioni di uno dei tre dipendenti si sono aggravate. La latenza dei tumori provocati dal contatto e dall'esposizione all'amianto è in media superiore ai vent'anni mentre il decorso della malattia è di due anni. L'arco temporale considerato dagli inquirenti riguarda gli anni successivi al 1992.
LA NORMATIVA
In quell'anno è, infatti, intervenuto il legislatore per imporre il divieto di lavorazione dell'amianto e l'obbligo della bonifica degli ambienti di lavoro, e va accertato appunto se l'opera di rimozione della fibra al Poligrafico sia stata effettuata nei tempi e nelle modalità dovute. La procura intende anche appurare se alcune pareti delle officine fossero coperte con l'amianto, come accertato in altri edifici pubblici. Il procuratore aggiunto Cucchiari e il pm Dovinola stanno indagando anche su un caso di morte per asbestosi, il cancro che uccideva gli operai dell' Eternit a Casale Monferrato. Il fascicolo era stato aperto per la morte di un marinaio romano, addetto alla sala motori delle imbarcazioni militari. Tra le indagini che a Roma ruotano attorno all'amianto questa è la prima per omicidio colposo. In servizio dagli anni Ottanta il marinaio aveva lavorato anche in squadra, e lo scopo degli inquirenti è capire perché la malattia si sia sviluppata solo in lui. E' stata disposta una consulenza per accertare il nesso di causa-effetto fra le mansioni svolte dal marinaio e la malattia sviluppata. Il pm Simona Maisto invece ha sollecitato l'archiviazione dell'inchiesta sulla presenza di amianto all'ultimo piano dell'edificio Rai di viale Mazzini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA