Il pm Cristiana Macchiusi ne aveva chiesti 15. La mamma della vittima, invece, per la quale erano stati chiesti dieci anni di carcere, è scampata alla condanna.
Il presidente della prima sezione penale, Giuseppe Vito Mezzofiore, ha valutato che non ci fossero riscontri alla tesi, ed ha assolto la donna con formula piena. Secondo il pm Francesco Scavo, che ha svolto l'indagine, la bambina, ora diciassettenne, finiva nelle grinfie dello zio almeno due volte al mese: o in casa di lui, o in casa della sorella, oppure nelle gite fuori casa. Fino a quando all'età di dieci anni la piccola non si è ritrovata a subire un abuso ancora più grave. Ieri la vittima ha atteso la sentenza piangendo. L'uomo, un sessantenne residente ad Ardea, imponeva alla nipote di aiutarlo in certi «giochi» perché «altrimenti se li avesse svolti da solo gli avrebbe provocato molto dolore».