Rieti, la memoria dell'aereo
caduto al Terminillo trova casa
nella "Saletta dei Ricordi"

La Saletta dei Ricordi
di Giacomo Cavoli
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Domenica 26 Febbraio 2017, 10:53

RIETI - Giornali d'epoca, cartoline, filmati storici, accurate ricostruzioni audio degli ultimi istanti prima dello schianto e volti e storie di coloro che, nel gelido inverno di sessantadue anni fa, di quel disastro furono tristi protagonisti: a Pian De Valli, ieri pomeriggio, era gremita la Saletta dei Ricordi intitolata a Marcella Mariani, per l'inaugurazione della mostra permanente dedicata al disastro aereo del Terminillo del 1955. All'appello di Antonio Tavani - ideatore della raccolta del materiale storico riguardante lo schianto del DC-6 della compagnia di bandiera belga Sabena, il 13 febbraio 1955, contro il costone dell'Acquasanta alle pendici del Terminillo, in località di Costa dei Cavalli a Cantalice, e che costò la vita a 29 passeggeri - hanno risposto in tanti: persino Simona Lolong, nipote di Marcella Mariani, la Miss Italia del 1953 morta a bordo del DC-6 e la cui fama, di quel disastro, ne ampliò ancor di più la portata. Da Cantalice, dove sotto la guida dell'ex sindaco Paolo Patacchiola fu inaugurata il 22 novembre del 2014 dall'ambasciatore del Belgio in Italia, Vincent Mertens de Wilmars, la Saletta dei Ricordi ha catturato l'attenzione della Pro Loco di Alessandro Micheli ("Abbiamo riportato ai giorni nostri questa tragedia: ciò significa che la memoria è ancora viva") proponendo di allestirla nella vecchia scuola poi divenuta magazzino, e adesso riqualificata per ospitare la mostra.
 

MEMORIA STORICA

"Tavani ci parlò molto tempo fa del suo progetto della Saletta dei Ricordi - ricorda il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli - Ad oggi, passo dopo passo, siamo riusciti a realizzarla qui al Terminillo, creando un legame anche con il mondo del cinema a favore del Terminillo Film Festival".

All'interno delle cinque sale allestite nella vecchia scuola, c'è davvero di tutto: dalla divisa dei piloti della Sabena alle riviste che dedicarono pagine e copertine all'incidente del Terminillo e alla vita stroncata della Mariani che, sotto la regia di Luchino Visconti, in "Senso", s'era già rivelata come una delle promesse del cinema italiano che stava per assaggiare la Dolce Vita: "E' il territorio che è segnato da eventi che non si ricordano più" commenta il direttore dell'Archivio di Stato di Rieti, Roberto Lorenzetti.

A non esserci più sono anche tanti protagonisti che, nel corso delle settimane successive all'incidente, si dedicarono al recupero dell'aereo e dei corpi coperti dalle lastre di ghiaccio, come Domenico Dionisi, storico medico e pediatra di tanti bambini della città: quando, dopo nove giorni, dai 1.700 metri di quota i corpi furono trasportati al vecchio ospedale cittadino, toccò alla sua sensibilità di giovane medico ricomporre le salme. Il suo volto e la sua storia sono lì, insieme a molti altri, fra le bacheche della Saletta dei Ricordi.

La memoria resta però viva in chi, come Tavani, negli anni successivi al disastro, correva verso Costa dei Cavalli, giocando sui sedili dell'aereo ormai senza più rivestimento: "Quel luogo impervio divenne un santuario del dolore dove ci recavamo persino noi bambini - rievoca Tavani - Tutt'intorno, restavano soltanto piccoli resti del velivolo".
 

LE RICOSTRUZIONI AUDIO

Cosa accadde fino a pochi minuti prima dello schianto del DC-6? I piloti avrebbero potuto evitare l'incidente? Domande alle quali hanno provato a rispondere Luigi Aldini, vice presidente dell'Aero Club Centrale di Volo a Vela, e l'ex magistrato Ugo Paolillo, pilota sportivo di lungo corso: ad Aldini, il compito di ricostruire l'audio sulla base delle trascrizioni degli ultimi quattro - cinque minuti di volo, che però non lasciano immaginare all'equipaggio del DC-6 di essere ormai completamente fuori rotta, prossimi allo schianto sulle pendici del Terminillo: "Abbiamo lavorato sulle trascrizioni originali che furono fatte a seguito delle indagini aperte dopo il disastro - racconta Aldini - Ma le condizioni meteorologiche che colsero i piloti in quel momento furono davvero disastrose".

"I piloti del DC-6 avrebbero potuto evitare lo schianto - è invece la tesi dell'ex magistrato Paolillo - Se non avessero sottovalutato gli 80 nodi di vento provenienti da ovest che fecero cambiare rotta all'aereo, e se prima di scendere a 4.500 piedi di quota avessero chiesto ai centri di controllo quale fosse la direzione di prua da tenere, si sarebbero comunque accorti che il vento aveva fatto spostare di 130 km il velivolo dalla sua rotta originaria".
 

L'EREDE DI MARCELLA MARIANI

Davanti alla Saletta gremita, resta l'emozione di Roby Contarino, giovane scrittore calabrese appassionatosi alla vita e alle vicende di Marcella Mariani, e di Simona Lolong, nipote della Mariani, arrivata fino al Terminillo accompagnata dai fratelli Alessandro e Sisto. A rintracciarla, l'intuizione avuta davanti alla tomba di Marcella Mariani, sepolta al Verano accanto ad un altro Lolong, padre di Simona: "Dopo la sua morte, nessuno ha mai ricordato pubblicamente mia zia - racconta la donna - Né il cinema, né qualunque altro ambiente: è stata completamente dimenticata, come se non fosse mai esistita. Non so spiegare il motivo - prosegue - Ma per questo, l'evento di oggi è un'emozione forte: non abbiamo rimosso ciò che è accaduto, ma è stato come tornare indietro nel tempo. Però, ad eccezione di chi ha organizzato questo evento, noi eredi non siamo mai stati contattati da nessuno".

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