I due interventi sono venuti dopo che le forze armate del generale Khalifa Haftar giovedì avevano messo in guardia in un comunicato contro speranze di «creare una presenza militare in qualche zona del sud libico col pretesto della lotta contro l'immigrazione clandestina».
Speranze che sarebbero considerate «un aperto attacco contro lo Stato libico» da contrastare con «tutte le misure» necessarie, aveva avvertito minacciosamente il comando generale dell'Esercito nazionale libico senza però precisare a chi si riferisse. Il sito Libya Herald aveva riportato quanto «ampiamente» si ritenga in Libia che il destinatario del monito sia l'Italia. Da notare che Roma continua a dialogare solo con il premier di Tripoli Al Serray nell'azione di freno all'immigrazione clandestina.
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