Lo ha detto a «In 1/2 H» di Lucia Annunziata Vincenzo De Luca, aggiungendo: «A Renzi non chiedo nulla, a palazzo Chigi abbiamo parlato di problemi seri, sviluppo e investimenti, non di pettegolezzi». Ciò detto, la Severino «viola la Costituzione» per svariati aspetti.
«La Severino consiste nell'anticipare la pena per gli amministratori -ha ricordato De Luca- e siamo al limite della Costituzione che prescrive che un cittadino è innocente fino al terzo grado. La Severino ha violato la delega del Parlamento», che «non ha mai delegato il governo ad approvare una legge che includesse l'abuso d'ufficio. La delega del Parlamento parlava di reati di grave allarme sociale, quindi prima ragione di incostituzionalità».
«Quando dico che dobbiamo cambiare due articoli della Severino, 63 e 64, dico che voglio difendere la legge come strumento per buttare fuori i ladri e i tangentisti dalla vita pubblica, ma voglio difendere anche l'onorabilità e la possibilità di lavorare per le persone per bene. Ha mai sentito parlare -ha chiesto allora De Luca- del fatto che la legge Severino viola il principio costituzionale secondo il quale la legge vale per tutti i cittadini nello stesso modo?» «Se c'è una legge che non funziona -ha quindi insistito il presidente della Campania- sarà legittimo dire cominciamo a lavorare per correggere una legge. Trovo sconvolgente che l'unica cosa ragionevole l'abbia detta Raffaele Cantone, quando ha detto: probabilmente dopo tre anni bisogna fare un tagliando alla legge Severino. Sto dicendo esattamente la stessa cosa».
«Io sono candidabile, eleggibile», ha proseguito De Luca, annunciando di essere «pronto a fare ricorso» contro la sospensione e che dopo la proclamazione degli eletti verrà convocato il Consiglio regionale ed «io proporrò la nuova Giunta, il vicepresidente e la Campania continuerà ad andare avanti», definendo quindi «idiozie» le affermazioni di chi contesta la possibilità di seguire questa procedura.
«Abbiamo verificato la contraddittorietà del quadro legislativo italiano - ha spiegato De Luca - Per la Severino puoi candidarti, essere eletto, poi scatta la sospensione e vieni reimmesso. È sotto accusa il Parlamento che in tre anni non ha trovato il tempo di produrre una legge coerente».
La sospensione scatterà la sospensione «se lo deciderà il presidente del consiglio», continua il neo presidente della Regione Campania, che ripete di non avere «nessuna preoccupazione» sull'iter di insediamento degli organi regionali.
«Immediatamente dopo la proclamazione degli eletti sarà convocato il Consiglio regionale, proporrò la nuova Giunta con il vicepresidente e la Campania andrà avanti con grande tranquillità». Ci sono però pareri contrari, come quello dell'avvocato Gianluigi Pellegrino, che ha vinto il ricorso in Cassazione sulla competenza del giudice ordinario. «Pellegrino dice idiozie. Ci sono altri giuristi secondo i quali ad un nuovo eletto come me la Severino non si dovrebbe applicare». Ma lo spostamento della competenza dal Tar al giudice ordinario non complica i tempi per l'eventuale accoglimento di un ricorso?
«L'ordinamento prevede l'articolo 700 per le questioni urgenti».
L'ex sindaco di Salerno torna a parlare di «aggressione cinica, infame, senza precedenti» nei suoi confronti durante la campagna elettorale. A Lucia Annunziata, che usa il termine «illegalità» per definire il suo atteggiamento verso la Severino, De Luca replica piccato: «È una falsità. Mi sono mosso nel pieno e totale rispetto delle leggi, anche di una legge sbagliata come la Severino, il cui spirito doveva essere buttare fuori ladri e tangentisti, non impedire alle persone perbene di lavorare».
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