A due anni, conosceva gi tutte le marche delle auto. Pochi anni dopo, sapeva ripetere i nomi di tutte le province della Norvegia, con le loro bandiere e i loro capoluoghi. Un bimbo così, quando voleva gareggiare con la sorella maggiore, non faceva la lotta, la sfidava a scacchi. È cominciata così, in famiglia, la carriera di Magnus Carlsen, il norvegese di 22 anni che oggi ha vinto il campionato mondiale di scacchi a Chennai, in India, battendo nettamente il campione in carica dal 2007, l'indiano Viswanathan Anand, 43 anni.
Carlsen, bello e biondo, fotomodello a tempo perso, era il favorito: è n.1 del mondo da quando aveva 19 anni, il più giovane della storia, meglio del russo Garry Kasparov. Anand, n.8 al mondo nonostante i tanti anni al vertice, nelle dieci partite giocate a Chennai non ha mai vinto, è stato sconfitto tre volte dal norvegese e ha pareggiato le altre sette. «È chiaro che (Magnus) ha dominato», ha ammesso l'indiano, una leggenda in patria, uno che ha contribuito a rendere gli scacchi un gioco popolare nel suo paese. Ma contro il giovane prodigio norvegese, anche l'esperto asiatico non ha potuto nulla. «Nelle prime 8 partite del campionato, Carlsen ha imposto la sua strategia di gioco ad Anand» ha commentato il Gran maestro Susan Polger, che ha lodato lo stile del norvegese come «fresco di novità» e «aggressivo».
«Felicitazioni a Magnus per la sua vittoria!», ha twittato subito Kasparov. «Ho giocato la mia strategia fino in fondo - ha spiegato Carlsen al termine -. Vish è stato campione del mondo per così tanto tempo, è uno dei migliori giocatori di tutti i tempi. Sono davvero felicissimo di averlo battuto». La vittoria di Magnus segna un cambio generazionale nel mondo degli scacchi, dai quarantenni ai ventenni. Qualche osservatore ha commentato che anche in questo gioco conta sempre più la preparazione fisica, e i più giovani sono quindi avvantaggiati, specie nelle lunghe partite.
Per poche settimane Carlsen ha mancato il record di essere il più giovane vincitore del titolo mondiale, primato che rimane a Kasparov. Ma è comunque il primo occidentale a conquistare il titolo dal 1975, quando vinse l'americano Bobby Fischer. Magnus è anche un personaggio mediatico. Nel tempo libero fa il modello ed è già finito sulla copertina di GQ. Chi ci ha avuto a che fare, lo descrive come una persona affabile, con un bel senso dell'umorismo. Secchione sì, ma glamour.