Isis a 40 km da Baghdad. Consiglio Supremo Difesa: sforzi Italia insufficienti

Isis a 40 km da Baghdad. Consiglio Supremo Difesa: sforzi Italia insufficienti
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Mercoledì 15 Ottobre 2014, 18:31 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 19:02

I miliziani dello Stato islamico (Isis) stanno circondando Ameriya, città irachena a sud di Falluja, a soli 40 chilometri da Baghdad, uno degli ultimi capisaldi dell'esercito iracheno nella provincia di Al Anbar.

Lo ha detto il comandante locale della polizia, Aref al Janaby. «Siamo quasi completamente isolati», ha affermato Al Janaby, aggiungendo che i jihadisti hanno circondato da tre lati la città. Ameriya si trova 20 chilometri a sud di Falluja, che dal gennaio scorso è nelle mani dell'Isis. «Se la città cade, la battaglia arriverà alle porte di Baghdad», ha avvertito Al Janaby.

I raid Usa Intanto il consiglio provinciale di Al Anbar ha detto che cento consiglieri militari americani sono arrivati in due basi ad est e a ovest di Ramadi, capoluogo della provincia, per coadiuvare le forze di sicurezza e le milizie tribali locali nella lotta all'Isis. Nelle ultime ore sono stati condotti dagli Usa e i suoi alleati 18 raid aerei nell'area di Kobane, la città siriana al confine con la Turchia.

Nel corso dei bombardamenti sono state distrutte diverse postazioni dell'Isis e colpiti 16 edifici occupati dai jihadisti. Lo rende noto lo Us Central Command (Centcom).

«Rischi per Europa e Italia» «La pressione militare dell'Isis in Siria e in Iraq implica rischi rilevanti per l'Europa e per l'Italia. L'Italia, insieme a Onu e Ue, consideri con estrema attenzione gli eventi ed eserciti ogni possibile sforzo per prevenire, in particolare, l'ulteriore destabilizzazione della Libia», afferma il Consiglio Supremo di Difesa riunito al Quirinale. La minaccia costituita dai cosiddetti foreign fighters rende evidente l'esigenza di uno sforzo integrato e senza soluzione di continuità, sia sul fronte informativo sia su quello esecutivo, da parte dei dispositivi di sicurezza esterna e interna nazionali e internazionali».

Le esecuzioni Quarantasei persone sono state vittima di esecuzioni perpetrate nelle ultime 48 ore dai jihadisti dello Stato islamico (Isis) a Mosul, in Iraq. Lo riferiscono fonti della seconda città irachena conquistata dall'Isis. Citate dal quotidiano panarabo al Arabi al Jadid, edito a Beirut con fondi del Qatar, le fonti affermano che 12 vittime erano siriani accusati di "spionaggio" in favore della Coalizione anti-Isis.

Manifestazione a Roma "Kobane non è sola". Questo lo slogan che accompagnerà venerdì prossimo la manifestazione a Roma indetta dall'Uiki (l'ufficio di informazione del Kurdistan in Italia) e alla quale prenderanno parte le associazioni curde, così come avvenuto durante la fiaccolata di mercoledì scorsa al Colosseo. Il presidio, in programma dalle 16 alle 19 a Largo Argentina, chiede il disarmo dell'Isis e di "isolare gli Stati che lo sostengono (Arabia Saudita, Qatar, Turchia)". I manifestanti chiedono l'apertura di un corridoio umanitario al confine turco per fornire assistenza e rifornimenti alle forze di difesa curde.

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