Giocattoli introvabili nei negozi, finiscono sul web a prezzi triplicati

Giocattoli introvabili nei negozi, finiscono sul web a prezzi triplicati
di Simona Orlando
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Domenica 10 Dicembre 2017, 11:22 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 15:16
I desideri dei bambini servono a riempire le tasche dei truffatori oltre che a svuotare quelle dei genitori. E quale miglior periodo dell'anno, se non il Natale, per farlo. A lanciare il cyber-allarme è il New York Times, secondo cui i I bot, cioè i programmi robotici automatizzati e autonomi, studiati per simulare il comportamento umano sul web, stanno setacciando i negozi on line per intercettare i prodotti più richiesti, se li accaparrano e poi li rivendono a prezzi maggiorati. E' il meccanismo che sta alla base del tanto discusso secondary ticketing, il mercato secondario dei biglietti per eventi e concerti: si grida al tutto esaurito, poi però i biglietti fanno la comparsa sui siti non autorizzati a prezzi dissennati rispetto agli originali, e a rimetterci sono i consumatori.

LA LETTERINA
Stesso sistema, applicato ai giocattoli e alla merce cacciata nel periodo natalizio, con l'aggravante che si fa più fatica a rinunciare agli acquisti, per questione di risparmio o di principio, quando i figli li hanno messi nell'elenco di una disarmante letterina. Difficile organizzarsi in tempo per aggirare il problema o battere in velocità l'intelligenza artificiale. I bot si connettono continuamente ai siti di vendita, cercando saldi e articoli in esaurimento, talvolta addirittura trovandoli prima ancora che siano messi ufficialmente on line. Stanno come gli squali al sangue, arrivano in un baleno dove c'è l'affare e fanno transazioni quasi illimitate, attraverso l'utilizzo di diverse carte di credito. Una volta che le scorte di articoli sono terminate, vengono poi rivendute a prezzi triplicati su giganti come eBay o Amazon.
Sta accadendo negli Stati Uniti con i Fingerlings, i popolari animaletti che si arrotolano intorno al dito. Costano meno di 15 euro ma sono introvabili nelle grandi catene tipo Walmart o Toys, disponibili al quadruplo su alcuni rivenditori on line, a quasi 5000 euro su eBay. Sono svaniti dagli scaffali anche alcune Barbie ed edizioni del Nintendo, per rimaterializzarsi altrove. Le resse per conquistare i giocattoli più ambiti sono sempre esistite, ma la proliferazione dello shopping on line ha fatto sì che non si trattasse più di una sgomitata fra persone, bensì di una guerra impari fra uomo e macchina. «E' un comportamento che fa crollare l'intero sistema» ha spiegato Omri Iluz, capo dell'azienda di cybersecurity PerimeterX: «I bot fanno acquisti legali, ma non diventano dei clienti fidati né lasciano recensioni». Che sono un essenziale strumento di marketing e rafforzano la credibilità dei marchi. Inoltre, quando un articolo è esaurito, il cliente si lamenta con il rivenditore, non certo con un computer. Il danno insomma è diffuso e si tenta di arginarlo monitorando gli ordini sospetti, fatti in enormi quantità e a estrema velocità, perciò probabilmente non umani.

IL TABLET
C'è poi da stare attenti ai regali più hackerabili: computer portatili, tablet, smartphone, droni, dispositivi connessi e i più innocenti giochi, per cui pochissimi sanno che sono necessarie misure di sicurezza. I virus sono in agguato dietro le tante gift card, offerte speciali e buoni sconto che i siti offrono durante le festività. Ci si clicca su e si viene indirizzati a siti fraudolenti o a software dannosi. Bisogna diffidare delle notifiche fasulle e di tutto ciò che comporta l'apertura di allegati: in genere sono modi per rubare carte di credito e dati personali, che sono il nuovo oro nero, il petrolio dell'era tecnologica. Alle volte è meglio affidarsi al caro vecchio negoziante: non sempre si risparmia in soldi, ma in stress di sicuro.
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