Cisgiordania, continua l’intifada dei coltelli: 4 israeliani feriti, uccisi tre palestinesi

Cisgiordania, continua l’intifada dei coltelli: 4 israeliani feriti, uccisi tre palestinesi
di Ida Artiaco
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Giovedì 24 Dicembre 2015, 16:47 - Ultimo aggiornamento: 27 Dicembre, 17:33
Non c’è pace neanche a Natale in Medioriente. Violenza e sangue hanno segnato l’inizio delle festività in Cisgiordania, nella zona industriale della città di Ariel, dove un palestinese ha accoltellato due guardie di sicurezza israeliane ed è stato subito dopo ucciso. Anche i due uomini in divisa sono rimasti feriti, uno in modo grave, secondo la portavoce della poliia, Luba Samri. È questo solo l’ultimo episodio di tensione che negli ultimi giorni ha portato alla morte numerosi giovani.

Ieri, un tentativo di accoltellamento si è verificato vicini ad Hebron. Anche in questo caso un palestinese aveva tentato di accoltellare un soldato israeliano con un cacciavite e ed è poi stato ucciso. A Kikar, tra Gerusalemme e Ramallah, un’auto lanciata contro un gruppo di militari ha ferito un israeliano e secondo la radio locale l’assalitore sarebbe stato colpito dal fuoco delle forze di sicurezza.

Sangue anche alle porte della Città Santa: tre giovani israeliani sono stati accoltellati ieri. Tra di loro, anche il rabbino Eduardo Birmajer, fratello dello scrittore argentino Marcelo Birmajer. Gli aggressori sono stati uccisi.

Continua così senza sosta la cosiddetta “intifada dei coltelli”, iniziata lo scorso ottobre e così chiamata per il fatto che la maggior parte degli attacchi sono perpetrati con armi da taglio da parte di terroristi contro civili israeliani. Il bilancio complessivo di questi tre mesi di allerta è di 156 morti, di cui 122 palestinesi, 20 israeliani e uno studente americano. La ripresa delle violenze in questi giorni coincide proprio con la celebrazione del Natale in Terra Santa, che come tutti gli anni ha attirato a Gerusalemme centinaia di pellegrini.
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