Milano, chiedevano il pizzo ai gestori di centri massaggi: cinque cinesi condannati

Milano, chiedevano il pizzo ai gestori di centri massaggi: cinque cinesi condannati
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Mercoledì 4 Aprile 2018, 22:50 - Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 15:07
Chiedevano il pizzo ai connazionali che gestiavano i centri massaggi sparsi nelle zone periferiche di Milano. Ottenevano i soldi con la minaccia. Poi, in cambio promettevano protezione. Per questo motivo, quattro cittadini cinesi residenti nel capoluogo lombrado sono stati condannati con rito abbreviato a pene che vanno dai 4 anni e 8 mesi ai 6 anni e 8 mesi di reclusione. A emettere la sentenza, il gup Elisabetta Meyer, che ha accolto le richieste del pm Luigi Luzi, titolare delle indagini. Come si legge nel capo di imputazione, i quattro sono accusati di estorsione, rapina e sfruttamento e agevolazione della prostituzione, reati commessi dal febbraio all'agosto del 2013.

Gli imputati avevano preso di mira una decina di centri benessere, in via Ludovico il Moro, in viale Padova, in viale Umbria, in via Ripamonti, in viale Bezzi e anche a Sesto San Giovanni.
Lo schema estorsivo era sempre lo stesso: facevano irruzione in gruppo, di sera, e spaventavano gestori e dipendenti. Poi, chiedevano i solidi. Rovistavano nei cassetti e rubavano quello che trovavano: contanti e, in un caso, collane e braccialetti di alcune dipendenti. Quando i blitz andavano a vuoto, promettevano che sarebbero tornati. Una volta, armati di coltelli, dopo aver immobilizzato tre vittime, si sono impossessati dei loro cellulari e dell'incasso. Infine, secondo la ricostruzione del pm Luzi, avrebbero anche reclutato alcune giovani massaggiatrici-squillo per farle prostituire.
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