Mafia Capitale, Gasparri: «Imbarazzo del Governo sulle vicende romane»

Mafia Capitale, Gasparri: «Imbarazzo del Governo sulle vicende romane»
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Venerdì 7 Agosto 2015, 18:14
«Sulle vicende romane l'imbarazzo del governo è palese, tant'è che la relazione del ministro Alfano è stata rinviata a fine agosto. Per quanto riguarda l'atteggiamento di alcuni funzionari dello Stato, inutile che cerchino all'interno dei partiti avvocati difensori volontari. I prefetti non devono avere la fiducia dei partiti. Devono comportarsi con taglio e spirito istituzionale». Lo scrive in una nota Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, in merito alla relazione di Alfano che verrà discussa il 27 agosto.



«Allo stato attuale a Roma è evidente che c'è un'attenzione su alcuni piccoli comuni mentre c'è un atteggiamento giustificazionista sulle malefatte del comune di Roma che si sono rinnovate anche nell'era Marino. Le infiltrazioni criminali - prosegue Gasparri - sono evidenti e sono attestate dalla relazione dei funzionari incaricati dalla prefettura. Tutti vedono l'evidenza dei fatti, tutti hanno assistito alle vicende Ozzimo, Coratti, Nieri e tanti altri. Chi assume atteggiamenti sbagliati non sta dalla parte della legalità».



«Per il resto - evidenzia - saremo attenti e implacabili qualora, con atti o omissioni, si dovesse favorire il crimine. In quel caso investiremo l'autorità giudiziaria senza fare sconti a nessuno. Gli avvocati delle cause perse esercitino pure la loro attività perché evidentemente hanno qualche ragione per farlo, che francamente mi sfugge», conclude l'esponente azzurro.



«Il Comune di Roma dev'essere sciolto o per infiltrazioni mafiose o, come noi abbiamo sempre suggerito, per quelle gravi inadempienze amministrative che prevedono il commissariamento come prevede il Testo Unico Enti Locali
» dichiara, in una nota, il capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli. «Non ci sono terze soluzioni, o soluzioni parziali. Fdi-An sostiene da sempre che per ridare legalità e dignità a Roma, il Comune debba essere sciolto per consentire ai cittadini di scegliere il nuovo sindaco. Non vogliamo assistere a relazioni prefettizie e a conseguenti decisioni del Consiglio dei Ministri basate sul calcolo politico. Ed è per questo che criteri di giudizio del governo e le linee guida sulle quali i prefetti costruiscono le relazioni devono essere improntati alla massima trasparenza e coerenza. Non può essere infatti che alcuni Comuni, senza alcun arresto di amministratori pubblici, vengano commissariati per gravi illegalità che nulla hanno a che spartire con le infiltrazioni mafiose, mentre altri Comuni con mezza giunta e consiglio- assessori, presidenti del consiglio, consiglieri e presidenti di municipio indagati o arrestati- siano graziati perché raccomandati».



Se la prende con le testate giornalistiche invece il deputato del Pd Umberto Marroni. «Nei giorni scorsi alcune testate giornalistiche hanno riportato alcuni stralci degli interrogatori di Buzzi, inerenti l'inchiesta Mafia Capitale, tra questi stralci ce ne è uno che tira in ballo la mia persona, peccato però che in nessun articolo o servizio sia stata riportata la frase, dove si evince chiaramente che io, come peraltro ho ribadito più volte in questi mesi e ancora ieri in una nota stampa, non ho mai ricevuto soldi da Buzzi
».
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