Friuli, bruciano fantoccio dell'Isis, ma il sindaco si dissocia: «Gesto fuori luogo»

Un "pignarùl", falò propiziatorio che viene acceso nei paesi friulani per l'Epifania
1 Minuto di Lettura
Giovedì 7 Gennaio 2016, 15:30 - Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 19:04
Un fantoccio con le sembianze di un terrorista dell'Isis è stato dato alle fiamme ieri nelle campagne di Pradamano (Udine), in cima a un “pignarul” privato, uno dei tradizionali fuochi propiziatori organizzati in Friuli il giorno dell'Epifania. Il pignarul - uno dei quattro, due istituzionali e due privati, che vengono accesi nel territorio comunale - è stato incendiato alle 18.30 davanti agli occhi di numerose persone. La notizia del fantoccio del terrorista in fiamme si è rapidamente diffusa in paese destando sconcerto. Prima dell'accensione del fuoco, nessuno al di là degli organizzatori sapeva cosa fosse stato collocato in cima alla pira. Gli organizzatori privati avevano infatti solo dato comunicazione che avrebbero acceso un falò epifanico.

«Non posso che dissociarmi, mi sembra un gesto fuori luogo», afferma il sindaco di Pradamano, Enrico Mossenta. «Per esprimere condanna all'Isis servono gesti di altra natura», aggiunge, ricordando che «all'indomani dei fatti di Parigi ho partecipato alle manifestazioni di condanna, insieme alle comunità musulmane che si sono dissociate dal terrorismo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA