Dopo essersi sentito male, Racano è stato ricoverato d'urgenza negli Ospedali Riuniti di Foggia e poi trasferito all'Ospedale San Paolo di Bari. È morto il 17 aprile scorso dopo una settimana di coma farmacologico indotto. Sono stati i suoi genitori a presentare una denuncia e a fare aprire l'indagine che è condotta dalla guardia di finanza e dalla squadra mobile di Foggia. L'autopsia sul corpo del giovane è stata eseguita nei giorni scorsi ma bisognerà attendere gli esiti degli esami tossicologici per avere certezza sulle cause della morte. Così come bisognerà attendere ancora per conoscere la natura delle sostanze che sono state sequestrate in due palestre i cui titolari risultano indagati. I due gravi episodi inducono gli inquirenti a ritenere che sia stato immesso sul mercato illegale un lotto di medicinali dopanti e pericolosi, e che i due atleti ne abbiano fatto uso in vista della prossima gara. Il rischio è che altri atleti possano fare ricorso a queste sostanze per accrescere le prestazioni fisiche.
Che l'uso di prodotti illegali sia diffuso nel sottobosco delle palestre è confermato da un'altra operazione condotta da carabinieri e Nas in provincia di Arezzo dove oggi è stato scoperto un giro di sostanze dopanti e anabolizzanti nelle palestre della zona con due arresti e cinque denunce.
Gli investigatori ritengono di avere smantellato una organizzazione che aveva ramificazioni all'estero per l'approvvigionamento. I farmaci venivano rivenduti ai frequentatori delle palestre e a volte anche 'riconfezionatè dagli stessi spacciatori con l'aggiunta di ulteriori sostanze pericolose per la salute.
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