Sono 12mila le donne in divisa, nel 2020 la prima "colonnella" e nel 2030 la prima "generalessa"

Sono 12mila le donne in divisa, nel 2020 la prima "colonnella" e nel 2030 la prima "generalessa"
di Ebe Pierini
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Martedì 7 Marzo 2017, 22:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 08:26
Dovremo aspettare il 2022 per avere la prima “colonnella” mentre si dovrà attendere il 2030 per festeggiare la prima promozione a “generalessa”. Le donne hanno avuto accesso alle Forze Armate nel 2000 grazie alla legge 380 del 1999 ed oggi sono 12.000 le donne in divisa, distribuite tra le diverse forze armate italiane e quelle di ordinamento militare. La presenza media femminile nelle forze armate è attualmente del 4,40%, con una punta del 6,5% nell'Esercito. Sono circa 1.300 le donne ufficiali, 1.100 i marescialli, 270 i sergenti, 5.000 le volontarie in servizio permanente, 3.500 quelle a ferma prefissata e 600 le allieve. La domanda di arruolamento del personale femminile si è stabilizzata su un 20% del totale. In occasione della festa della donna il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, ha ribadito come la componente femminile delle Forze Armate è stata capace di "svolgere un ruolo attivo nel mutamento culturale della società italiana”. “Hanno dimostrato sul campo di essere in grado di comandare e di essere utili, senza alcuna preclusione, in tutti gli incarichi e nei vari teatri operativi che vedono impegnate le forze armate". Il sottosegretario ha poi ricordato che la Difesa italiana “non prevede per le donne alcuna preclusione operativa, neanche l'impiego in prima linea o nei sommergibili” e che “oltre al lavoro che svolgono insieme ai loro colleghi maschi, in determinati impieghi, le donne rappresentano spesso un valore aggiunto indispensabile” come nelle “attività di relazione con la popolazione femminile nelle missioni all'estero in Paesi islamici".