Syen era pazzo della sua collega 27enne di cui, per privacy, la polizia ha deciso di non rendere noto il nome: aveva iniziato a corteggiarla al lavoro, nell'ufficio di riparazione computer dove entrambi lavoravano a Hyderabad, in India. Un corteggiamento che con il tempo era diventato pesante, costringendo la giovane a doverlo respingere usando dei toni decisi quando lui aveva cominciato a parlare di un'ipotetica conversione all'Islam della ragazza e di un possibile matrimonio. «I miei genitori non permetteranno mai un matrimonio interreligioso» aveva tagliato corto la ragazza prima di partire per un viaggio di lavoro a Dubai. Ma Seyn non si era arreso e aveva iniziato a minacciarla e torturarla a distanza attraverso mail e messaggi. Stremata e decisa a mettere fine a questa storia, la ragazza, una volta tornata a casa, aveva deciso di incontrarlo per chiarire una volta per tutte la sua posizione: non poteva immaginare che quel ragazzo insistente si trasformasse in un mostro.
Seyn l'ha rapita, l'ha rinchiusa nel suo bagno di casa privandola del cellulare e l'ha stuprata per cinque giorni. Secondo Indian Express, l'uomo ha minacciato di continuare a violentarla fino a quando la giovane non si fosse convertita all'Islam e non si fosse convinta a sposarlo: in extrema ratio, se lei avesse continuato a rifiutarlo, continuava a ripeterle che l'avrebbe strangolata e poi bruciata. Dopo cinque giorni d'inferno, approfittando dell'assenza dell'uomo, la ragazza è riuscita a utilizzare un pc e chiedere aiuto a un'amica che ha subito contattato il fratello della vittima e la polizia. Quando gli agenti sono entrati nella casa degli orrori, la ragazza era in bagno in stato di choc e aveva ferite alla testa e al viso. L'uomo è stato arrestato: è stato accusato di rapimento e stupro. In un primo momento alla polizia Seyn ha parlato di un gioco tra amanti, ma la vittima ha raccontato ogni dettaglio di quell'ossessione maniacale che si è trasformata nel peggior incubo della sua vita.
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