Umbria, faccia a faccia Tesei-Bianconi: il duello organizzato dal Messaggero.it

Umbria, faccia a faccia Tesei-Bianconi: il duello in diretta streaming
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Lunedì 21 Ottobre 2019, 11:59 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 08:43

Donatella Tesei e Vincenzo Bianconi, i due principali candidati delle elezioni regionali in Umbria, si affrontano in un duello trasmesso in streming per IlMessaggero.it, moderato dal direttore Virman Cusenza (in studio anche Mario Ajello e Italo Carmignani). Dalla Sanità alla ricostruzione post terremoto, dall'immigrazione alla fuga dei giovani, fino ai trasporti: tanti i temi toccati dai due sfidanti. Tesei è la candidata del centrodestra (Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e due liste civiche), Bianconi è l'uomo sostenuto da Pd, M5S, Europa Verde, Sinistra Civica e Verde e una lista civica.

Domenica 27 ottobre si vota nella regione-laboratorio dell'alleanza rosso-gialla, dove la sinistra ha dominato per decenni incontrastata. Le elezioni in Umbria si tengono in anticipo rispetto alla naturale scadenza della legislatura a causa delle dimissioni della presidente Catiuscia Marini il 28 maggio 2019, in seguito allo scandalo dei concorsi pubblici nella Sanità. Proprio da qua parte il duello. 
 


Lo scandalo Sanità

BIANCONI: Esiste uno scandalo Sanità perché i 5stelle sono quelli che lo hanno fatto emergere e ora sono garanti del patto civico che promette discontinuità.

TESEI: Dobbiamo rimettere in moto una regione e non so come si possa governare se un partito, il Pd, è quello attenzionato e l'altro, M5S, deve fare da garante. Io mi sono messa a disposizione della mia terra perché mi è stato chiesto dagli umbri; so che sarà un lavoro importante da fare, di grandissima responsabilità e mi sto prendendo questa responsabilità insieme alla coalizione che mi appoggia. Bisogna far ripartire questa regione e dobbiamo rimettere il merito al primo posto.
 


Le valenze nazionali del voto in Umbria

BIANCONI: Non credo che una mia sconfitta avrebbe contraccolpi a livello nazionale. Forse qualcun altro (Salvini, ndr) lo vuol far credere ma crea una distorsione della realtà. Credo che in Umbria si debba parlare di Umbria. Non mi sento una cavia (dell'esperimento giallo-rosso, ndr). Essere al centro di un percorso che potrebbe diventare un modello di buon governo anche per altre regioni mi stimola. Non mi sento un esperimento e non penso che quella tra Pd e M5S qua sia una unione strana. Il nostro programma rappresenta una fusione di interessi con al centro gli umbri. 

TESEI: C'è un'attenzione particolare su queste elezioni a livello nazionale. Io sto facendo la mia campagna in modo puntuale andando a toccare il territorio. C'è attenzione, lo dimostra che arrivano in Umbria leader e ministri. Io credo che gli umbri sono al centro perché hanno bisogno di un governo diverso dal passato e sono attenti a proposte fatte nell'interesse esclusivo di questa comunità

Perché l'Umbria, da sempre roccaforte della sinistra, è tornata contendibile?

TESEI: Il motivo è che questa regione non è più effciente, non ha pensato allo sviluppo: siamo indietro sulle infrastrutture, abbiamo perso il treno dell'Alta Velocità. Abbiamo una regione bellissima che però è isolata. Oggi i nodi vengono al pettine. Lo scandalo Sanità è stata solo la scintilla. I nostri giovani non trovano occasioni di lavoro in Umbria, devono andare via. Una volta la Sanità in Umbria era attrattiva, si veniva qua a curarsi. Ora avviene il contrario. Dobbiamo rimettere il merito al primo posto, non la politica che deve uscire dagli ospedali. La sanità pubblica umbra è piena di talenti ma deve essere riorganizzata.

BIANCONI: L'Umbria è tornata contendibile perché ha numeri difficili in termini di pil e occupazione per cui è giusto che gli umbri vogliano risposte nuove per il futuro. Dobbiamo dare una visione. In tutte le città del mondo questa visione va 20 anni avanti. Investimenti in imprese, università... Quello che è mancato in questi anni è una visione di sviluppo di lungo periodo. Mettere a sistema formazione, innovazione, nuove filiere e bandi delle aziende creerà l'inversione di tendenza. E poi serve una legge di democrazia partecipata perché i nostri cittadini hanno necessità di dare il 120% e questo accade solo se ci si sente al centro di un processo, se si è davvero coinvolti nelle scelte. Su Sanità e concorsi dico merito e trasparenza al centro. Però la nostra Sanità è fra le prime tre dell'Italia, con una Centrale unica di acquisto avremo trasparenza ed efficienza per puntare anche a una sanità di prossimità quindi più vicina ai cittadini valorizzando anche strutture ospedaliere periferiche.

TESEI: Ok la visione a 20 anni ma la Regione è bloccata e va sbloccata con interventi mirati a sostegno delle imprese, altrimenti non ripartiamo».

La Chiesa ha avuto un ruolo in questa gara ed è stato in continuità con le simpatie verso il centrosinistra oppure è stata equidistante?

BIANCONI: Io rappresento i valori di qeusta terra: inclusione, aiuto ai più deboli. Sono i valori che appartengono a San benedetto e San Francesco. 

TESEI: Non sbandiero la mia appartenenza alla comunità cattolica. Credo che quei valori che oggi rappresenta la Chiesa vadano visti in modo puntuale e analitico. Ci sono state recenti uscite da parte del cardinale Bassetti e dell'arcivescovo di Spoleto Norcia su una situazione che in Umbria deve essere cambiata perché siamo in una situazione di emergenza. Non si tiene fuori nessuno ma si mette al primo posto il lavoro.

Il tema degli elettori ancora indecisi sul votare o meno e sul chi

BIANCONI: Questa esposizione mediatica avvicinerà di più gli umbri al voto. Mi auguro voteranno con la testa e non con la pancia

TESEI: Condivido e me lo auguro per gli umbri

Trasporti, su cosa punterà l'Umbria? Treni o aeroporto?

BIANCONI: Sull'aeroporto bisogna avere coraggio di aprire il pacchetto azionario e capire se gli umbri ci credono davvero. Bisogna dare la possibilità di partecipare al pacchetto azionario a chi considera l'aeroporto strategico. Se questo avverrà la Regione ha il dovere di muoversi. Sui treni dico che sono centrali. Il rapporto con Trenitalia va rivisto. Da Perugia dobbiamo potere arrivare in 45 minuti a Firenze e in un'ora a Roma

TESEI: Sul trasporto ferroviario si deve certamente intervenire. Trenitalia e Ferrovie hanno dimenticato l'Umbria ma si sono impegnate per fare investimenti. Quanto all'aeroporto dobbiamo chiederci dove vogliamo andare. C'è un settore, che è quello del turismo, che va privilegiato. L'aeroporto potrebbe tornare utile anche alla Toscana e al Lazio, dobbiamo uscire dall'isolamento e confrontarci. 

Il terremoto. La ricostruzione è ferma

BIANCONI: Ci sono ancora tantissimi che non hanno presentato neanche le pratiche. Primo, per la complessità nell'espletare queste pratiche. Secondo, per l'assenza di una programmazione di rilancio economico delle aree colpite. Bisogna riconoscere lo status di area svantaggiata alle zone più colpite. Questo cambierebbe la ricostruzione, dando al tessuto economico la possibilità di pensare a piani diversi di investimento. 

TESEI: Questo modello di ricostruzione non è il nostro e non dovevamo permettere che lo imponessero. Avevamo già un modello, quello del 1997, perché i terremoti li conosciamo. Le ordinanze commissariali hanno creato totale confusione, non sono stati ascoltati i professionisti che da subito hanno evidenziato difficoltà. C'è stata una eccessiva burocratizzazione dei passaggi. E poi gli appalti: non si può partire dal presupposto che le persone siano tutte delinquenti. Oggi cambiare questo modello è impossibile, non possiamo permettercelo. Ma possiamo intervenire per riportare le competenze nei Comuni, poiché l'ufficio unico blocca tutto. Altro che ricostruzione, qua siamo ancora nell'emergenza perché ci sono ancora le macerie da portare via in molte aree.

La fuga dei giovani

BIANCONI: La fuga si blocca dando loro una prospettiva, una visione di futuro. E poi aiutandoli nel pratico: penso anche a "competence center" regionali per aiutarli a orientarsi. E poi un budget giovani che aiuterà chi non ha possibilità economiche a inseguire il proprio obiettivo di formazione e lavoro. 

TESEI: I giovani se ne vanno non per il terremoto ma perché non c'è lavoro. Bisogna far incontrare il mondo dell'impresa e dell'industria perché sono loro a sapere cosa serve. I giovani devono entrare nel mondo dell'impresa in modo serio: dobbiamo formarli e fargli trovare lavoro. 

Immigrazione

BIANCONI: C'è stata accoglienza in Umbria perché siamo un popolo accogliente. Va gestita meglio, evitando di creare luoghi dove tanti immigrati si trovano insieme senza possibilità di interagire con la comunità che li ospita. La ricetta è quella di piccoli gruppi di immigrati che devono fare lavori sociali e utili dando indietro qualcosa alle comunità che li hanno accolti.

TESEI: L'immigrazione incontrollata non possiamo più permettercela. Dobbiamo fare i conti con problemi di sicurezza. Accoglienza sì, ma con dei limiti. Chi ha amministrato i territori sa cosa vuol dire accogliere senza regole. Sì a chi ha diritto, no ai clandestini. 

Bianconi e la vicenda dei contributi post terremoto alle sue aziende

«Pensiamo a istituire un Garante per il terremoto», dice Bianconi, rispondendo a una domanda sulle polemiche dopo un articolo di stampa su un presunto conflitto di interesse legato alla ricostruzione in caso di sua elezione.
 

Tesei e il dissesto del bilancio comunale di Montefalco di cui era sindaco

Donatella Tesei risponde sul dissesto di bilancio di 1,6 milioni di euro lasciato a Montefalco, Comune che amministrava come sindaco: «Spiegare un bilancio è una cosa molto tecnica. Ho chiuso il bilancio con un disavanzo tecnico di 375mila euro da spalmare in tre anni. L'altra cifra era quella dell'accertamento straordinario dei residui che è avvenuto per legge nel 2015 ed è stato votato all'unanimità da tutto il consiglio comunale, compreso il Pd. Per il resto dico andate a Montefalco e vedete in questi dieci anni come è cambiata la città e gli investimenti fatti».
 


Il confronto si conclude all'insegna del fairplay. «Mi dica un motivo per non votare il suo avversario», è infatti la domanda rivolta ai due candidati da Virman Cusenza. Ma sia Vincenzo Bianconi, sia Donatella Bianconi evitano di rispondere.
 

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