Il Pd terremotato pensa di riesumare la modalità "Ulivo"

Il Pd terremotato pensa di riesumare la modalità "Ulivo"
di Mario Ajello
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Lunedì 17 Giugno 2019, 12:03
Il Pd è di nuovo terremotato. E domani la direzione del partito, sull’onda del caso Lotti, si preannuncia incandescente. Ma uno schema di gioco piano piano - nonostante Zingaretti voglia evitarlo - si va delineando nei prossimi mesi, a meno che non debba tornare al voto. E lo schema è questo: un ritorno alla modalità Ulivo, ossia non più la vocazione maggioritaria di un partitone ma l’alleanza rinnovata tra sinistra e centro. Dunque un Pd spacchettato. Così: al centro una forza moderata, un po’ democristiana un po’ liberale, che potrebbe allearsi con +Europa e pezzi di Forza Italia. La casa perfetta per Renzi e Calenda, per le madamine Sì Tav, per le istanze confindustriali, per quei pezzi di ceto medio che non si riconoscono in Salvini, né nei Cinque Stelle. A sinistra, invece, un Pd più simile ai vecchi Ds, in grado di portare avanti istanze di sinistra, dal dialogo con la Cgil alla difesa delle Ong. Sarà questo al futuro la chiave che farà tornare competitivo il centrosinistra o il centro-sinistra, con o senza trattino? 
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