Eurogruppo, tutti i rischi
di un nuovo fallimento
e le responsabilità
di Germania e Olanda

Eurogruppo, tutti i rischi di un nuovo fallimento e le responsabilità di Germania e Olanda
di Marco Conti
2 Minuti di Lettura
Giovedì 9 Aprile 2020, 13:46
ROMA Una notte intera di  discussione e un’altra che si prepara con la riunione dell’Eurogruppo convocata per le 17 di oggi. L’attesa per la videoconferenza di oggi pomeriggi è forte anche perché si annuncia infuocata viste le rigidità ribadite anche ieri dai fronti opposti. Il Parlamento olandese oggi ha di nuovo votato contro gli eurobond e una mozione è stata presentata dal partito FvD alleato a Bruxelles con la destra populista italiana di Meloni e Salvini. Tanto basta al M5S per  attaccare i due partiti anche se con la Lega ha condiviso un anno di governo, politiche euroscettiche e misure - come Quota100 e Reddito di cittadinanza - che non hanno certo contribuito alla credibilità italiana in materia di bilancio pubblico. 

L’Italia arriva al confronto condividendo con la Francia l’istituzione di un Fondo che, nel giro di tre mesi, dovrebbe emettere obbligazioni. Il nodo sul quale ci muoviamo in solitaria compagnia è il Mes. 

Sulla trincea del Fondo salva-stati, senza condizionalità, l’Italia si ritrova sola senza Parigi e Madrid perché, insieme al Belgio, le due capitali sono pronti ad accettare la modifica e l’inserimento del Mes negli strumenti a disposizione per affrontare la crisi. Se la posizione italiana muterà, è possibile che si arrivi ad un accordo e la piccola economia olandese dovrà piegarsi se non vuole ritorsioni su altri fronti.

Dopo i ripetuti flop, un’altra fumata nera sarebbe difficile da spiegare non solo alle opinioni pubbliche ma anche ai mercati finanziari che si attendono dall’Europa un segnale di unità. Senza uno sforzo comune, il collasso della zona euro sarebbe inevitabile e il Nord Europa ne avrebbe tutta la responsabilità. Per l’Italia sarebbe un problema “fare da soli”, come ha sostenuto il premier Conte, ma per la Germania si tradurrebbe in un disastro aver condiviso il fallimento con l’Olanda. L’unificazione della Germania si poggiò sull’euro è un fallimento della moneta unica avrebbe seri ripercussioni sulla tenuta geopolitica del Paese che rischierebbe di essere schiacciato da Stati Uniti e, soprattutto, dalla Cina.

Per l’Olanda, che ha la metà dell’economia italiana e che molto si regge proprio sull’apertura delle frontiere, significherebbe tornare ai margini, là dove la cartina geografica la colloca. 

L’influenza dei sovranismi è pesante, il premier olandese Rutte ne è ostaggio in patria, ma anche in Germania e Italia, il peso si avverte nelle continue invocazioni dell’Europa che provengono proprio dai più euroscettici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA