Francia, plauso sulla stampa
francese per nomina Gozi
consigliere del governo

Sandro Gozi
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Sabato 3 Agosto 2019, 18:03
ROMA La stampa europea continua a dare spazio alla vicenda della nomina dell'italiano Sandro Gozi, a consigliere del governo francese. Il tedesco Frankfurter Allgemeine pone l'accento sul curriculum di Sandro Gozi, spiegando che Gozi «dovrebbe aiutare il primo ministro Philippe a comprendere meglio la politica italiana e svolgerà un ruolo consultivo di background sulla politica europea». Anche Financial Times, Le Monde, Le Parisien, il rumeno Cotidinaul e altri quotidiani dell'Unione europea scrivono della scelta del governo di Parigi di nominare Gozi a consulente per gli Affari europei del primo ministro Edouard Philippe. Le Monde, ad esempio, sottolinea «il segnale di amicizia tra Francia e Italia», ribadito dall'ex sottosegretario di Renzi, in un'intervista a La Stampa. La nomina di un ex membro di governo di un Paese nel governo di un altro, però, non è una novità in Europa. Non mancano precedenti nel vecchio Continente: in tempi più lontani, Alcide De Gasperi, poi più volte presidente del Consiglio, fu anche parlamentare austriaco, eletto nel 1911 nella circoscrizione di Fiemme-Fassa-Primero-Civizzano. Nel 1989 Maurice Duverger, notissimo intellettuale francese, accettò la candidatura del Pci di Achille Occhetto al parlamento europeo, risultando eletto.
Monti e Bassanini nella Commissione Attali voluta d Sarkozy (AdnKronos) - dal 2003 al 2005, il tedesco Christoph Gottschalk fu consigliere dell'allora primo ministro francese di centrodestra, Jean-Pierre Raffarin; mentre la francese Brigitte Sauzay venne nominata consulente dal cancelliere tedesco Gerhard Schröder per 5 anni dal 1998 al 2003. Va ricordato anche il caso del francese François Lafond che lavorò per il ministro degli Affari regionali, Linda Lanzillotta, durante il governo Prodi. Altri due casi sono quelli di Mark Carney, prima governatore della Bank of Canada e oggi con lo stesso ruolo alla Bank of England, e di Stanley Fischer, prima governatore della Bank of Israel e poi vicepresidente della Federal Reserve. Altri esempi, anche se su un piano di cooperazione diverso, sono quelli dell'ex premier italiano Mario Monti e di Franco Bassanini che lavorarono per la Commissione Attali voluta dal Presidente Sarkozy per studiare e proporre le riforme necessarie per rimuovere i freni e gli ostacoli alla crescita e alla competitività. Fonti vicine a Sandro Gozi fanno notare come questo scambio tra funzionari, esperti e consiglieri, in passato, avveniva spesso e quasi esclusivamente sull'asse franco-tedesco tanto inviso ai nazionalisti di casa nostra, mentre per la prima volta a Parigi scelgono un italiano, che tra l'altro aveva lavorato per un nuovo trattato del Quirinale che avrebbe creato una relazione speciale tra Francia e Italia proprio sul modello franco-tedesco. Lavoro in seguito interrotto dall'attuale premier Conte.
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