Tajani: nessuna maggioranza possibile con i partiti populisti

Tajani: nessuna maggioranza possibile con i partiti populisti
di dal nostro inviato Diodato Pirone
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Mercoledì 10 Aprile 2019, 16:24
«I fronte alla Brexit il primo obiettivo del Parlamento Europeo è quello di difendere i diritti dei 3,6 milioni di cittadini europei che vivono in Gran Bretagna e del milione di cittadini britannici che risiedono e lavorano negli stati dell'Unione». Lo ha ribadito ieri il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, durante un seminario del Parlamento dedicato alle prossime elezioni del 26 maggio.

Per Tajani sarebbe inoltre importante che l'Europa giocasse un ruolo chiaro e  coordinato sullo scacchiere libico. «Sarebbe fondamentale che gli europei si muovessero all'unisono in Libia - ha sottolineato Tajani -  l ' obiettivo deve essere quello di abbassare la tensione fra le parti libiche e di evitare che riprendano flussi incontrollati di emigrazione anche tramite un piano coordinato di aiuti ai paesi africani». Il presidente del parlamento Ue ha anche criticato le minacce di sanzioni contro i prodotti europei formulate nei giorni scorsi dal presidente americano Donald Trump.  «E' comprensibile che gli americani vogliano riequilibrare la loro bilancia commerciale-  ha detto - ma da questo punto di vista il loro problema è la Cina non certo le produzioni dell'Unione Europea». 

Sulle elezioni europee Tajani ha lanciato un appello affinché gli elettori europei votino capendo l'importanza della posta in gioco alle europee del 26 maggio. «A mio giudizio - ha sottolineato - non c'è la possibilità di alcuna maggioranza con i partiti populisti. I populisti sollevano i problemi ma non propongono soluzioni e l 'Europea e l'italia in particolare hanno bisogno di soluzioni».

In un breve incontro con i giornalisti italiani Tajani ha infine smentito («Non è pervenuta») una possibile apertura ai 5Stelle da parte del presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker e si è detto favorevole ad un aumento dei poteri della Bce e del Parlamento Europeo. «Sarebbe un gran passo avanti - ha spiegato - Se dopo le elezioni ci fosse la possibilità che il preside te della Commissione -Ue e il presidente del Consiglio europeo fossero la stessa persona».
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