TENDENZE
On line a partire da lunedì 18 febbraio, saranno inserite le prime proiezioni dei seggi al Parlamento europeo. Ma non saranno dettagliate nei singoli partiti, bensì per raggruppamenti. E in questo senso, i sondaggi (non ufficiali) di gennaio davano ancora in testa il PPE (con dentro Fi), seguito dai socialisti (il PSE con dentro il Pd), ma con un numero di seggi insufficiente per un governo a due dell’Europa. Se la tendenza verrà confermata, i moderati e i socialisti dovranno imbarcare i liberali (tra cui l’En Marche di Macron) e i Verdi perché al momento pare complicato che si possa aggiungere la parte sovranista che verrà eletta in Parlamento. Sempre lo stesso dato tendenziale di gennaio segnala L’Enf (in cui c’è la Lega) in leggero aumento, mentre qualche difficoltà si segnala per l’Efdd (con dentro Cinquestelle). Nonostante l’annunciato exploit del governo giallo verde italiano, i numeri al Parlamento europeo resterebbero ancora bassi rispetto a un possibile ribaltone.
VOGLIA DI VOTARE
Spiega il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani: “Per la prima volta il 48% dei cittadini europei intervistati ha sostenuto di credere che la propria voce conti in Europa, una percentuale di dieci punti superiore a quella degli ultimi dieci anni". A questa percentuale si aggiunge quella del 41% di cittadini europei già a conoscenza della data delle elezioni e quella sempre superiore al 45%, di persone convinte che l'appartenenza all'Ue abbia portato "vantaggi" al proprio Paese. Ma occorre fare di più per il voto giovanile al di sotto del 30 per cento nell’affluenza in tutta Europa.
CONFRONTI
Per vedere di fronte i candidati alla successione di Jucker, il presidente della Commissione europea, bisognerà aspettare maggio. E’ fissato infatti per il 15 maggio (si vota il 26 maggio) il confronto tra le teste di serie Manfred Weber (partito popolare – PPE), Frans Timmermans (partito socialista – PSE) e Jan Zahardil (Conservatori – ECR). In attesa che i liberali scelgano il loro cavallo, i tre si ritroveranno nell’Aula della sede del Parlamento di Bruxelles assieme ai candidati di Verdi e Sinistra Unitaria (GUE), che devono indicare quale persona mandare, avendo entrambi due candidati, una donna e un uomo: Ska Keller e Bas Eickhout per i Verdi e di Violeta Tomic e Nico Cué per la Sinistra.
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