Artem Uss, congelati i beni in Italia: un villino e fondi per 160.000 euro. Giorgetti firma il decreto

Il decreto viene spiegato «ha efficacia fin dalla data della sua adozione ed è pubblicato sul sito web del ministero e delle autorità di vigilanza di settore»

Artem Uss, congelati i beni in Italia: un villino e fondi per 160.000 euro. Giorgetti firma il decreto
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Venerdì 21 Aprile 2023, 20:54 - Ultimo aggiornamento: 21:14

I beni in Italia di Artem Uss sono stati congelati, l'operazione è scattata dopo che il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti ha firmato un decreto al riguardo. A seguito di accertamenti condotti dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza e su proposta del Comitato di sicurezza finanziaria, il Ministro dell'economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, ha firmato il decreto di congelamento, ai sensi dell'articolo 4-bis del d.lgs. 109 del 2007, dei beni e fondi in territorio italiano dell'imprenditore russo Artem Uss, nelle more dell'adozione della misura restrittiva proposta all'Unione europea dallo stesso Comitato di sicurezza finanziaria.

Ecco i beni congelati di Artem Uss

Il 40,11 % della Luxury Sardinia Srl detenuto dalla società cipriota Dunegenes Tarding Limited, un villino nel comune di Basiglio, in provincia di Milano, un garage nello stesso immobile e 160.648,54 euro di fondi detenuti presso il Banco di Sardegna sono i beni in Italia che il Mef ha deciso di congelare vista «la necessità di procedere al tempestivo congelamento dei fondi e delle risorse economiche di Artem Uss in Italia» . È quanto si legge nel decreto firmato dal ministro dell'Economia e delle Finanze.

Il provvedimento

Nel provvedimento è stabilito che sono demandati «alla Guardia di Finanza i compiti relativi alla notifica del decreto nonchè i compiti relativi alla sua esecuzione» mentre all'Agenzia del Demanio è demandato di «assumere la gestione delle risorse economiche» come previsto dal decreto legislativo 109 del 2007.

Il decreto viene spiegato «ha efficacia fin dalla data della sua adozione ed è pubblicato sul sito web del ministero e delle autorità di vigilanza di settore».

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