Valeria Bruni Tedeschi: «Mia sorella Carla Bruni non vuole recitare nei miei film. Da bambine a Natale le facevo lezioni di sesso»

L'attrice 61enne parla della sua vita, dell'età che avanza e del rapporto con la sorella

Valeria Bruni Tedeschi: «Mia sorella Carla Bruni non vuole recitare nei miei film. Da bambine a Natale le facevo lezioni di sesso»
di Redazione web
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mercoledì 22 gennaio 2025, 10:57

Valeria Bruni Tedeschi è uno dei volti più conosciuti del cinema italiano: attrice, registra e sceneggiatrice, sorella di Carla Bruni, ex premiere dame di Francia, a 9 anni si trasferì a Parigi perché il papà, Alberto Bruni Tedeschi, industriale e compositore, temeva rapimenti da parte delle Brigate Rosse. Oggi a 61 anni, dopo una carriera meravigliosa condita da quattro David di Donatello, si racconta al quotidiano La Stampa in occasione della sua ospitata ai Rendez-vous di Unifrance, uno degli eventi più importanti del cinema francese.

«Con l'età sto iniziando a sentirmi un po' più gioiosa che in passato, fino ai 50 continuavo ad avvertire un gran dolore, ora con gli anni che passano assaporo molto di più il gusto della libertà, ed è una sensazione bellissima», spiega l'attrice. «Guardarmi allo specchio non mi piace per niente, cerco di evitarlo - dice Bruni Tedeschi - non mi sento vecchia, mi sento molto più libera di dieci anni fa.

Cerco sempre di accettare me stessa per come sono, ma è difficile, perché spesso non mi sento felice di quello che sto facendo, della gente che ho intorno, delle cose che non ho».

Il rapporto con Carla Bruni

Quanto al rapporto con la sorella Carla Bruni in Sarkozy: «Non vuole assolutamente che io la diriga, gliel'ho chiesto varie volte ma niente, non vuole. Ha lavorato con Woody Allen, ed era bellissima, ma con me mai. Forse perché durante l'infanzia le ho sempre dato ordini, sono stata talmente severa e cattiva che non ha più voluto mettersi in situazioni simili». «Fino a 12 anni l'ho praticamente torturata - continua - se mi chiedeva di stare con me e i miei amici le dicevo di sì, a patto che restasse almeno a venti metri di distanza da noi, e per tutto il giorno continuavo a ripeterglielo. Da allora Carla ha deciso di non ricevere mai più un ordine che venisse da me. Per me è stata un po' una figlia».

 

«Per due o tre anni, le notti di Natale, in cui restavamo sveglie in attesa dei regali, le facevo lezioni di sesso, e ogni anno mi spingevo un po' più oltre. Le spiegavo come nascono i bambini, come si dava un bacio, tutto questo mentre aspettavamo Babbo Natale. Il suo matrimonio con Sarkozy? È una lunga storia, ci vorrebbe tempo. Posso dire che nei confronti di Sarkozy provo un grande affetto e penso che loro due si amino molto».

Come madre vera, invece com'è? «Sono una madre imperfetta, sono molto grata ai miei due figli stupendi, carismatici, simpatici, pieni di charme. Ho una figlia adolescente, l'altra notte non riusciva a prendere sonno, sono andata da lei, le ho chiesto cosa la tenesse sveglia. Alla fine mi ha spiegato di sentirsi fuori dalla realtà, di avvertire un senso di vuoto. L'ho trovata una cosa interessante, ma non avevo le parole per aiutarla. Sono rimasta colpita dal fatto che provasse sentimenti così profondi rispetto all'esistenza».

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