CHIOGGIA - “Spiaggia fascista”: così è stata ribattezzata
Playa Punta Canna, uno stabilimento balneare di Sottomarina di Chioggia noto per essere “solo” un po’ eccentrico, col gestore vestito da pirata e i minicomizi lanciati all’altoparlante, ma che negli ultimi tempi ha trasformato le stravaganze in richiami al fascismo. Con foto inneggianti a
Mussolini (“Nonno Benito"). Ed è così che a Punta Canna ieri sono arrivati polizia e Digos. Oggi il gestore dovrà presentarsi in commissariato. E anche il Comune si è mosso, annunciando che manderà in ispezione i vigili urbani.
A gestire lo stabilimento balneare,
da ben 22 anni, è Gianni Scarpa, 66 anni, di Mirano. È stato lui a dettare le... regole: nella “sua” spiaggia non si tollerano schiamazzi, maleducazione, sporcizia, disordine. Quando ne ha voglia, Scarpa accende il microfono e “regala” comizi ai clienti stesi sui lettini ad abbronzarsi. Le sue idee sono spiegate in un cartello all’ingresso dello stabilimento. Cinque punti, in stile programma elettorale.
I particolari sul Gazzettino in edicola il 10 luglio