New York, social al bando per gli under 14. Il sindaco: «Dannosi per i ragazzi come il fumo e le armi». Pronte le misure

Le misure ipotizzate: accesso non prima dei 14 anni e smartphone vietati a scuola

New York, social al bando. Il sindaco: «Dannosi per i ragazzi come il fumo e le armi». Pronte le misure
di Anna Guaita
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Giovedì 25 Gennaio 2024, 22:08 - Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 08:17

La crociata contro i danni che i social media stanno causando fra i giovani americani si è arricchita in questi giorni di due nuovi interventi. Mentre in Florida la Camera statale ha passato con un voto bipartisan una legge che vieta l’uso dei social per chi abbia meno di 16 anni, la città di New York è diventata la prima a emettere un avviso che designa ufficialmente i social media come una tossina ambientale. Il sindaco Eric Adams li ha paragonati per gravità di conseguenze al fumo e alle armi, sostenendo che sono un «pericolo» per la salute pubblica dei giovani. La decisione della Camera della Florida deve ora passare al Senato statale, e poi al voto del governatore Ron DeSantis. 

APPELLO ALLE FAMIGLIE

L’attacco di Adams si concentra su una campagna di sensibilizzazione e di chiamata alle proprie responsabilità dei genitori e delle famiglie, che vengono esortate a ritardare l’accesso dei bambini a uno smartphone o ai social media almeno fino al primo anno di scuole superiori (quindi ai 14 anni, come avviene in Italia). Adams ha inoltre lanciato un appello ai politici federali e statali perché facciano di più per proteggere i giovani dalle «pratiche predatorie delle società di social media». Molti pensano che il primo passo concreto del sindaco sarà di riattivare la decisione che il suo predecessore Michael Bloomberg prese nel 2010, quando vietò l’uso dei cellulari nelle scuole pubbliche. Bloomberg aveva già allora percepito la dannosità dei telefonini fra i banchi scolastici, ma il suo successore, Bill De Blasio, giudicò il divieto «non al passo con i tempi» e lo cancellò. Senonché da allora sono arrivate denunce e studi sulla ricaduta che l’uso dei social causa nelle menti più giovani che sembrano confermare i timori di Bloomberg. 

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SALUTE MENTALE

Il sindaco Adams, tenendo il suo discorso annuale sullo stato della città, ha puntato molto sui suoi successi nel diminuire il crimine e nel migliorare le condizioni del mercato del lavoro, ma ha dedicato anche una bella fetta del suo intervento a commentare come Facebook, YouTube e TikTok stiano alimentando una crisi della salute mentale con i loro contenuti che creano dipendenza: «Non possiamo lasciare che le Big Tech monetizzino la privacy dei nostri figli e mettano a rischio la loro salute mentale», ha protestato, per poi promettere di «correggere la crisi che affligge i nostri bambini». Di fatto Adams ha echeggiato la denuncia che lo scorso ottobre è stata lanciata da 41 degli Stati dell’Unione che hanno, tutti d’accordo, repubblicani e democratici, fatto causa a Meta, la società madre sia di Instagram che di Facebook. 

L’ATTACCO

I procuratori degli Stati all’attacco hanno notato come l’uso dei social stia contribuendo a diffondere fra i teenager, ma anche fra i bambini, condizioni di iperattività, ansia, depressione, mancanza di sonno e disturbi da dismorfismo corporeo. Secondo quanto ha riportato il Journal of the American Medical Association, da quando si sono diffusi gli smartphone e i social media, tendenze suicide e autolesionismo sono aumentati del 163%. Nella denuncia collettiva dei 41 Stati, il procuratore generale del Tennessee, un repubblicano che ha lavorato insieme al collega democratico del Colorado Phil Weiser, ha scritto: «Invece di prendere provvedimenti per mitigare questi danni, Meta ha ingannato i suoi utenti, nascondendo l’entità dei danni subiti dai giovani che diventano dipendenti dalla sua piattaforma». Dal canto suo Meta protesta che controllare l’età degli utenti è «una sfida difficile» e per questo suggerisce che siano gli app store a chiedere ai genitori di convalidare l’età dei figli. Magari, propone, la verifica dell’età per chiunque sotto i 16 anni andrebbe fatta al momento della configurazione del cellulare.

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