Sopravvissuto alla Shoah, a 102 anni incontra il nipote per la prima volta: «Li credevo tutti morti»
Aveva 15 anni allo scoppio della seconda guerra mondiale con l'invasione tedesca della Polonia. Nel 1942, a 18 anni, Rotem si unì all'Organizzazione ebraica di combattimento del Ghetto di Varsavia (Zob) impegnata nella resistenza armata contro i nazisti. L'anno dopo, i tedeschi diedero inizio all'attacco finale per svuotare il Ghetto dei suoi ultimi residenti: Rotem combatté quindi sotto il comando di Marek Edelman, figura leggendaria della Resistenza ebraica antinazista. Meglio morire - raccontò - che finire nelle camere a gas di Treblinka dove i nazisti avevano inviato già 300mila ebrei. Rotem sopravvisse e continuò a combattere fino alla liberazione della Polonia. Nel 1946 emigrò in Israele dove è sempre vissuto. Il premier Benyamin Netanyahu lo ha salutato come un eroe.
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