Undici arresti, quattro sono i terroristi che hanno confessato l’assalto alla sala concerti di Mosca, sia pure con parole sconnesse, minacciati dagli uomini delle forze di sicurezza russe che a uno di loro hanno tagliato un orecchio, costringendolo a mangiarlo. In serata la Bbc ha anche diffuso una notizia raccolta da servizi segreti russi: ci sono due vittime tra i terroristi. Uno è morto nel teatro durante l’assalto, l’altro a Bryansk dove sono avvenuti gli arresti. Putin compare in tv per dire: «La pagheranno cara». Il giorno dopo il massacro del Crocus City Hall, nell’hinterland di Mosca, a trenta chilometri dalla piazza Rossa, in cui i servizi di sicurezza della Russia si sono fatti beffare nonostante l’allarme su un possibile attentato terroristico fosse stato diffuso due settimane prima dagli Stati Uniti, sono stati catturati gli attentatori. E i russi diffondono una serie di video degli interrogatori, alcuni anche molto crudi. Putin prova a smontare la rivendicazione dell’Isis rilanciando la «pista ucraina». Replica Zelensky: «Per quello che è successo a Mosca ovviamente Putin sta cercando di incolpare qualcun altro. Hanno sempre gli stessi metodi. È già successo».
Le accuse di Putin
Dice il presidente russo, mentre il bilancio delle vittime accertate sale a quota 143 e ancora l’incendio dell’enorme sala concerti non è ancora stato completamente estinto: «Tutti e quattro gli autori diretti dell’attacco terroristico, tutti coloro che hanno sparato e ucciso persone, sono stati arrestati. Cercavano di nascondersi e si dirigevano verso l’Ucraina, dove, secondo le prime indagini, era stato predisposto un varco dal lato ucraino per attraversare i confine. Nostro dovere comune è essere uniti, tutti i cittadini del Paese hanno il dovere di essere uniti». Putin dunque non accusa direttamente Kiev, ma comunque fa serpeggiare il messaggio che l’Ucraina abbia favorito e appoggiato il massacro. E mentre la popolazione è sconvolta, addolorata, commossa e si mette in fila per donare sangue da destinare agli ospedali dove sono ricoverati centinaia di feriti (44 sono in gravi condizioni), Putin prova ad aggirare il tema del fallimento dei suoi servizi di sicurezza, cerca sostegno per la guerra contro l’Ucraina e rispolvera il tema della lotto al nazismo: «I terroristi andavano a uccidere, proprio come una volta facevano i nazisti e subiranno una inevitabile punizione». Kiev ha respinto le accuse di Mosca: «Sono assurde, la zona di confine è piena di unità militari. Suggerire che i sospetti si stessero dirigendo verso l’Ucraina significherebbe dire che sono stupidi o vogliono suicidarsi».
I terroristi
Ecco, i presunti terroristi.
Coltello
C’è anche una foto, scattata prima dell’assalto alla sala concerti, dei quattro terroristi, con il volto coperto. Secondo alcune verifiche di fonti indipendenti i capi di abbigliamento corrispondono con quelli dei quattro arrestati. Una delle clip più pesanti è quella che mostra un agente delle forze speciali che taglia un orecchio a uno dei quattro presunti terroristi, tenuto a terra sul fango, e poi lo costringe a mangiarlo. Anche l’Fsb (i servizi di sicurezza russi) sostiene che i quattro avessero dei «contatti in Ucraina». Un altro degli arrestati ha detto di chiamarsi Muhammadsobir Fayzov, 19 anni appena. Secondo alcuni canali Telegram, è rimasto ferito durante l’arresto all’occhio sinistro ed è originario di Dushanbe, capitale del Tagikistan. In passato ha lavorato da un barbiere nella regione di Ivanov. In Russia ora c’è chi chiede la pena di morte per i terroristi che hanno assaltato la sala concerti alla periferia di Mosca.