Migranti, controlli alle frontiere: dopo la Germania anche Polonia e Repubblica ceca annunciano misure ai confini con la Slovacchia

Quando un Paese dell'area Schengen decide di eseguire controlli ai confini deve dimostrare che «ci sia proporzionalità», ha spiegato la portavoce della Commissione Hipper

Migranti, controlli alle frontiere: dopo la Germania anche Polonia e Repubblica ceca annunciano misure ai confini con la Slovacchia
di Stefania Piras
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Martedì 3 Ottobre 2023, 13:23 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 13:20

Tornano le frontiere in Europa? Il rischio che tornino i blocchi all'interno dell'area Schengen c'è se anche la portavoce della Commissione Ue Anitta Hipper ha avvertito giorni fa che il ripristino dei confini nell'area Schengen deve essere solo una misura eccezionale e limitata nel tempo. 

Perché questo monito? Perché la Germania ha annunciato che predisporrà controlli alle frontiere con Polonia, Repubblica Ceca, Svizzera e Austria. Motivo? Troppi migranti, ma anche lo scandalo dei visti illegali polacchi (la storia riguarda presunte tangenti per l'acquisto di 250.000 permessi di ingresso dal 2021). Anche Berlino vuole contrastare i flussi di richiedenti asilo e anche Berlino ha una sfida elettorale in programma a brevissimo: l'8 ottobre si vota in Baviera e Assia. Un appuntamento perfetto per ricordare numeri e proporzioni del fenomeno migratorio: circa 204.000 persone hanno chiesto asilo in Germania nei primi otto mesi del 2023, cioè il 77% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Confini blindati e orientamento filo Ong: la politica di Berlino è alla base dello scontro con l'Italia che potrebbe essere risolto con un incontro bilaterale Meloni - Scholz nei prossimi giorni. La questione è apertissima con Wolfgang Schäuble, lo storico e inflessibile ministro delle Finanze di Angela Merkel, che solidarizza con Roma: «Capisco la rabbia degli italiani per il fatto che la Germania fornisca sostegno statale alle ong che non solo salvano i rifugiati ma li portano anche in Europa. Questa è la base d’affari per la mafia dei trafficanti». 

Reazione a catena: oggi è la Polonia ad avvertire che farà lo stesso con la Slovacchia. . La Polonia, ricordiamo, va al voto tra 15 giorni e in campagna elettorale sono state rivisti, e acuiti, dei fronti interni considerati importanti per polarizzare e attrarre voti: dall'Ucraina ai migranti.  In Slovacchia si è appena votato e il 4 volte premier Fico ha detto che sorvegliare il confine con l'Ungheria sarà una priorità. Non solo. C'è pure l'Austria che annuncia verifiche alla frontiera con la Slovacchia per limitare l'arrivo di migranti irregolari.

I controlli al confine austriaco inizieranno a mezzanotte e avranno, per il momento, una durata di dieci giorni, ha annunciato il ministro degli Interni di Vienna Gerhard Karner.

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Quando un Paese dell'area Schengen decide di eseguire controlli ai confini deve dimostrare che «ci sia proporzionalità», ha spiegato la portavoce della Commissione Hipper.  

Oggi, la Polonia ha deciso di ripristinare temporaneamente il controllo al confine con la Slovacchia. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno Mariusz Kamiński, sottolineando che rispetto all'anno scorso l'immigrazione clandestina e il numero dei migranti individuati in Slovacchia sono aumentati di quasi il 1000%. «In sole due settimane abbiamo individuato e arrestato 551 migranti illegali», ha detto Kaminski, citato dall'agenzia Pap. I controlli saranno introdotti a mezzanotte e dureranno per 10 giorni, ma è molto probabile che verranno prolungati, ha spiegato.

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Per dispiegare i controlli è stata annunciata un'iniziativa coordinata tra la Repubblica Ceca e la Polonia lungo i confini con la Slovacchia al fine di contenere i flussi migratori illegali e le attività dei contrabbandieri, hanno dichiarato in conferenza stampa. 

La gestione dell'immigrazione clandestina è diventata un tema caldo dei Paesi dell'Europa centrale e orientale che rifiutano l'imposizione europea di quote per l'accoglienza dei migranti. Questi controlli alle frontiere non fanno che aumentare gli attriti politici già forti nel Vecchio Continente. 

«Si tratta di una misura necessaria per combattere efficacemente i gruppi di trafficanti e l'immigrazione clandestina, ha dichiarato il ministro dell'Interno ceco Vit Rakusan su X (ex Twitter). Ha dichiarato che i controlli saranno casuali lungo l'intero confine e cercheranno di limitare l'impatto sul traffico transfrontaliero. «Naturalmente siamo in contatto sia con la parte slovacca che con i nostri vicini austriaci e tedeschi», ha scritto nel tweet. 

Ma il governo slovacco ha criticato la decisione e ha dichiarato che reagirà quando si riunirà mercoledì, con il primo ministro Ludovit Odor che ha affermato che la questione necessiterebbe una soluzione più ampia, europea.

In Slovacchia arrivano migranti in prevalenza provenienti dal Medio Oriente e dall'Afghanistan, arrivati per lo più attraverso la cosiddetta rotta balcanica, entrando in Ungheria dalla Serbia. Il mese scorso, riferisce l'agenzia Reuters, il governo dichiarato che il numero di migranti illegali detenuti è aumentato di nove volte, fino a superare i 27.000 quest'anno. 

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