Lettera di Bin Laden diffusa su TikTok, perché il The Guardian l'ha rimossa e cosa ha a che fare con Gaza e Israele

In questi giorni stanno circolando sulla piattaforma migliaia di post con la lettera in cui Osama incolpava gli Stati Uniti di vari crimini

La lettera di Bin Laden diffusa su TikTok: perché fu rimossa dal Guardian e cosa ha a che fare con Gaza
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Venerdì 17 Novembre 2023, 12:25 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 09:44

L'ultimo trend di TikTok non è un balletto accattivante, né l'ultimo "beauty hack" dell'influencer di turno, bensì il testo di una lettera di Osama Bin Laden indirizzata agli Stati Uniti. Con questo testo, risalente al 2002, Bin Laden incolpava gli Usa di aver determinato le condizioni storiche e culturali degli attacchi terroristici attraverso i loro crimini,sui quali ricadeva quindi la resposnabilità del terrorismo.

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Perché la lettera si è diffusa

Il testo della “Letter to America” - questo il titolo - viene in questi giorni repostato da migliaia di utenti che la accostano all'attuale situazione di conflitto tra Hamas e Israele (sostenuta vigorosamente da Stati Uniti e mondo occidentale) e sulle conseguenze per la popolazione civile di Gaza.

La lettera di Bin Laden, con la quale giustificava gli attacchi terroristici della propria organizzazione legandoli a precise resposnabilità statunitensi, con un parallelismo politico piuttosto semplice assume ora un significato analogo per la situazione israelo-palestinese. 

Al caso mediatico che ne sta nascendo, ha contribuito anche il Guardian, con la sua decisione - arrivata nella giornata di mercoledì 15 novembre - di rimuovere la lettera dal proprio sito, che la ospitava da più di 20 anni corredata della sua traduzione in arabo. Secondo quanto riferito da un portavoce della testata, la decisione è stata presa in seguito all'impennata delle condivisioni della lettera «senza alcuna spiegazione del contesto».

Un caso che apre un inedito spazio di riflessione sul ruolo dei social nei conflitti contemporanei e nella veicolazione di contenuti e messaggi politici, con il relativo rischio di semplificazione estrema di fatti storici e ideologie.

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