Germania, minacce di morte alla figlia di un avvocato turco: arrestati 5 poliziotti neonazisti

Germania, minacce di morte alla figlia di un avvocato turco: arrestati 5 poliziotti neonazisti
di Alix Amer
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Martedì 18 Dicembre 2018, 15:31 - Ultimo aggiornamento: 16:40
Allarme nazi in Germania, arrestati 5 poliziotti dopo aver rivolto minacce alla figlioletta di due anni di una avvocatessa turca. Il caso delle chat su whatsapp chiaramente inneggianti a Hitler, che ha coinvolto alcuni agenti di Francoforte, ha lasciato tutti senza parole. Le autorità tedesche dopo le prime indagini hanno deciso di arrestare e indagare i cinque poliziotti. Il fermo è scattato dopo aver fatto alcune perizie su una lettera inviata all’avvocato con chiare minacce di morte per la figlia. I cinque poliziotti sono accusati di formare una cellula nazista, hanno condiviso tra loro foto di svastiche, di Hitler, video choccanti, ma anche parole che non lasciano alcun equivoco nei confronti della piccola di appena due anni. Cinque sono finiti in manette, mentre un altro agente è sotto inchiesta. Il gruppo è uscito allo scoperto dopo aver inviato un fax alla donna con frasi pesanti, racconta il quotidiano Frankfurter New Press. La figlia dell’avvocatessa Sida Pasay-Yildiz, che difende sospetti militanti islamisti e vittime di razzismo, veniva definita “la sporca bambina turca”. La donna ha ricevuto la lettera all’inizio di agosto e portava la scritta NU 2.0, con chiari riferimenti a una Organizzazione segreta nazionalsocialista, i cui membri hanno già ucciso otto immigrati turchi, e molti di loro sono stati condannati all'ergastolo. Pasay-Yildiz ha spiegato ai quotidiani locali di ricevere regolarmente minacce, ma è rimasta scioccata dal fatto che nella lettera ci fossero frasi rivolte alla figlia, con tanto di nome e indirizzo. La polizia dopo la denuncia della donna ha subito aperto un’inchiesta che ha verificato che due  poliziotti erano entrati illegalmente nel database della stazione ferroviaria di Francoforte per ottenere i suoi dati personali. Durante l'arresto gli investigatori hanno fatto irruzione nelle case degli arrestati e dopo aver prelevato computer, cellulari e altre schede telefoniche hanno scoperto l'appartenenza del gruppo segreto nazista.
 Le indagini proseguono per verificare se ci sono altri appartenenti al gruppo.
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