Partecipando ad una trasmissione radiofonica la vescova ha spiegato che con i musulmani, in Svezia, «non parliamo lo stesso linguaggio e non preghiamo Dio nello stesso modo, o abbiamo il medesimo look, noi però abbiamo gli stessi valori e possiamo vivere in una paese assieme avendo gli stessi diritti». Aggiugendo di avere più volte ripetuto che si sente spesso avere più cose in comune con i musulmani che incontra, con tanti cristiani di destra. Facendo poi una distinzione molto forte «tra la maggior parte dei musulmani e quella stretta minoranza che usa la religione a scoopo strumentale per commettere atti di terrorismo».
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