Covid, consigliere Simeone attacca direttore Asl Latina: «Caduta di stile»

Covid, consigliere Simeone attacca direttore Asl Latina: «Caduta di stile»
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Mercoledì 28 Ottobre 2020, 18:08

Un'interrogazione urgente all'assessore alla salute, Alessio D'Amato e una dura nota contro il direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati. Sono le iniziative del consigliere regionale pontino di Forza Italia, Giuseppe Simeone, presidente della commissione sanità della Regione.

Simeone parla di «Una caduta di stile clamorosa, forse senza precedenti» da parte del  direttore generale della Asl  «che con una nota piccata non nasconde il disappunto rispetto alle richieste che, in qualità di eletti della provincia di Latina, nel pieno e legittimo svolgimento delle nostre funzioni, avanziamo per comprendere cosa si stia facendo per affrontare questa nuova, drammatica ondata di contagi, legati al Covid 19. Quesiti sulle modalità di organizzazione degli spazi e delle professionalità disponibili a cui Casati non può e non deve, per il ruolo che ricopre a guida della Asl di Latina, esimersi dal rispondere. Lo deve a tutti quei cittadini che ogni giorno sentono il peso della paura di una malattia subdola, pericolosa e invasiva che sta continuando a fare vittime sul nostro territorio come nel resto d’Italia. Lo deve a tutti i cittadini che ogni giorno leggono, o vedono con i propri occhi, le ambulanze ferme nel parcheggio dell’ospedale Santa Maria Goretti o che non hanno notizie dei propri cari che si sono ammalati».

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«Il tema non è solo cosa sta accadendo oggi ma quali strategie, e relativi piani operativi, si stiano predisponendo in base ai possibili scenari che l’andamento crescente dei contagi, e il peggioramento del quadro clinico degli attuali positivi, può palesare  - aggiunge il consigliere - Casati ha il dovere di dare risposte.

Possibilmente non scomposte come quella che abbiamo letto in queste ore. Il nostro territorio merita rispetto ed è giusto pretendere da chi gestisce la sanità organizzare una risposta adeguata a questa emergenza. Se non si è all’altezza della situazione si può sempre passare la mano». 

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