Covid Veneto, le regole per tornare in spiaggia: 12 mq di distanza tra ombrelloni

Covid Veneto, le regole per tornare in spiaggia: 12 mq di distanza tra ombrelloni
4 Minuti di Lettura
Sabato 8 Maggio 2021, 13:25 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 05:43

Dal prossimo weekend si torna al mare. Anche in Veneto. Le regole le stabilisce un'ordinanza emessa dal presidente della Regione, Luca Zaia, che applica le linee guida approvate il 28 aprile dalla Conferenza delle Regioni per le attività turistiche balneari. La superficie minima per gli ombrelloni nelle spiagge venete dovrà essere di 12 metri quadrati tra un paletto e un altro, con la possibilità data ai sindaci di derogare fino a 10,5 metri quadrati in zone con specifici problemi erosivi. In caso di «altri sistemi di ombreggio», precisa l'ordinanza, «andranno comunque garantite aree di distanziamento equivalenti a quelle garantite dal posizionamento degli ombrelloni». Le disposizioni entreranno in vigore a partire dal 15 maggio prossimo e fino al 30 settembre, a meno di modifiche legate all'andamento epidemiologico. 

Italia gialla - L'Italia diventa sempre più gialla e in vista del tagliando alle misure anticovid previsto dal governo per la prossima settimana le Regioni chiedono di rivedere i parametri che determinano i cambi di colore, a partire dall'Rt, l'indice di diffusione del virus: «è poco affidabile e va superato».

Il monitoraggio del ministero della Salute conferma il lento e costante miglioramento della situazione epidemiologica, con l'incidenza che scende a 127 casi ogni 100mila abitanti, anche se per la seconda settimana consecutiva l'Rt sale lievemente e a livello nazionale è ora a 0,89. Numeri che si riflettono sui colori delle regioni: il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato le nuove ordinanze in base alle quali da lunedì nessuna sarà più in zona rossa e in arancione rimarranno solo Sardegna, Sicilia e Valle d'Aosta, che era l'ultima dove erano in vigore le massime restrizioni. Bar, ristoranti, cinema e teatri rimarranno ancora chiusi e sarà possibile spostarsi solo all'interno del comune.  Anche Luca Zaia definisce «logico» rivedere i parametri puntando, invece, su «rt con sintomi e rt ospedaliero».

Andamento vaccinazioni in Veneto - E nel frattempo il Veneto vuole sorpassare le altre regioni sull'apertura delle vaccinazioni per la fascia 50-59: ieri il presidente Luca Zaia ha annunciato dalle ore 16 l'avvio delle «agende», in anticipo di tre giorni rispetto alla data fissata dal commissario Figliuolo. Sono 800 mila i posti disponibili, fino al 9 giugno, limando gli slot finora non utilizzati dalle classi superiori, che hanno raggiunto una copertura più che buona. «Avevamo detto - dichiara Zaia - che avremmo verificato l'andamento della vaccinazione, ora siamo già a buon punto. Potrei anche puntare a fare i 40-49 prima di fine maggio», ha anticipato. La copertura in regione è del 78,4% per la fascia 70-79, per gli oltre 80 è del 96,3%, per i 60-69 del 46,8%, con prenotazioni per arrivare al 65%. I disabili sono coperti al 69,5%, i vulnerabili al 62,9%. Per velocizzare ulteriormente la campagna anche le aziende come Luxottica di Agordo (Belluno), Marzotto di Valdagno (Vicenza) ed Aermec di Verona verranno aperte come hub vaccinali. «È una rete - ha commentato Zaia - che si allargherà ancora di più. Nei portali per la prenotazione si troveranno anche questi siti, che abbiamo attivato per l'apertura della coorte 50-59». E in vista dell'estate la prossima settimana si programmerà anche la vaccinazione degli operatori turistici. La prossima settimana, giovedì 13 maggio, il commissario straordinario per la vaccinazione anti-Covid, gen. Francesco Paolo Figliuolo, compirà la sua visita in Veneto. 

La ripartenza - Della questione si sta occupando il tavolo tra Regioni e Istituto superiore di Sanità ma è difficile che già la settimana prossima si arrivi a delle modifiche. Che, invece, ci saranno per quanto riguarda alcune misure contenute nel decreto. La prima è il coprifuoco, fonte di tensioni all'interno della maggioranza. Con la Lega che continua a chiederne il superamento e l'ala rigorista del governo che frena - supportata dagli esperti visto che anche oggi il direttore della prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza ha ribadito la necessità della «massima cautela» - è probabile che il tutti a casa venga posticipato alle 23 o alle 24. Una soluzione che non dispiace a Forza Italia e alle stesse Regioni, che chiederanno anche di anticipare la riapertura dei ristoranti al chiuso e dei parchi tematici. Ma il governo dovrà anche dare una prospettiva a quei settori per i quali non è stata indicata la possibile ripartenza, a partire da quello del wedding. Le linee guida sono già pronte - eventi all'aperto, distanziamento e mascherine - , manca la data. Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha ipotizzato che già dal 17 maggio si possa ripartire mentre Forza Italia punta al primo giugno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA