Elisa Chamen è morta a 32 anni. Ad ucciderla è stata una miocardite fulminante provocata dal Covid. La giovane hostess valdostana, madre di un bimbo di due anni, si è spenta questa notte all'ospedale San Giovanni Bosco di Torino. La donna - che non era vaccinata e non aveva patologie pregresse - era ricoverata dal 28 novembre in Rianimazione, in prognosi riservata, dopo il trasferimento dall'ospedale di Aosta a quello di Torino.
Elisa Chamen, miocardite fulminante da Covid
La diagnosi era: miocardite fulminante.
Chi era Elisa Chamen e l'ultimo abbraccio con il marito
Originaria di Porossan, in Valle d'Aosta, ma da alcuni anni residente ad Ajaccio, in Corsica, aveva 32 anni e non era vaccinata. Lascia il marito e un figlio di appena due anni. «Un enorme dispiacere, un giorno davvero triste», dicono i sanitari che hanno fatto tutto il possibile per evitare il peggio. «Mi mancherai mia piccola donna ... Buon viaggio ... Ti amo», è il messaggio che dedica alla moglie Sebastien, pilota di aerei. Anche lui positivo al Covid, i medici lo hanno fatto arrivare da Aosta per abbracciarla l'ultima volta ieri sera, quando, ormai la situazione era disperata. «Elisa era bellissima, con il sorriso sempre sulle labbra e sempre di buon umore - racconta un parente della donna - Era nata e cresciuta in Valle d'Aosta, ha studiato e vissuto qui fino a quando non è diventata assistente di volo» della Blue Panorama Airlines. A fine novembre Elisa Chemen era tornata in Valle d'Aosta con la famiglia, per far visita ai genitori e alla sorella. Dopo il ricovero al Parini le sue condizioni erano peggiorate; per questo motivo il 28 novembre era stata trasferita al San Giovanni Bosco di Torino. Sottoposta a circolazione extracorporea, negli ultimi giorni le sue condizioni sembravano migliorate, tanto che era stata staccata dalle macchine, ma nel giro di 48 ore c'è stato un nuovo inaspettato peggioramento. E non c'è stato nulla da fare. «Senza vaccino, con una miocardite e il Covid si rischia di finire in Rianimazione e in condizioni molto gravi - sottolinea il coordinatore dell'emergenza sanitaria valdostana, Luca Montagnani - Vaccinazioni e terze dosi sono basilari: con assoluta certezza posso dire che i non vaccinati hanno manifestazioni della malattia molto più gravi».
Rischio miocarditi 40 volte superiore con Covid
«Il rischio di miocarditi e pericarditi legate al Covid è 40 volte superiore al rischio di queste patologie legate alle vaccinazioni», spiega il coordinatore dell'emergenza sanitaria Luca Montagnani. «Per le miocarditi associate alla vaccinazione - prosegue - il rischio è minimo, sono molto lievi e in pazienti generalmente adolescenti, si curano con banali farmaci. Senza vaccino invece, con una miocardite e il Covid si rischia di finire in Rianimazione e in condizioni molto gravi». Ora, è «vaccinazioni e terze dosi sono basilari, con assoluta certezza posso dire che i non vaccinati hanno manifestazioni della malattia molto più gravi», aggiunge Montagnani.