Mauro da Mantova ricoverato in terapia intensiva per Covid: in radio si vantava di aver “infettato” un supermercato

A darne conferma Giuseppe Cruciani: «Ho avuto modo di sentirlo nei giorni scorsi e si capiva dalla voce che stava malissimo»

Mauro da Mantova ricoverato in terapia intensiva per Covid: in radio si vantava di aver infettato un supermercato
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Venerdì 10 Dicembre 2021, 13:15 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 14:23

Convinto sostenitore delle teorie no vax, non molti giorni fa in diretta a La Zanara Maurizio Buratti, meglio conosciuto come Mauro da Mantova, aveva detto di essere stato in un supermercato poco distante da Milano con 38 di febbre, vantandosi, in un certo senso, di essere un potenziale untore. Ora il carrozziere di Curtatone, colpito da Covid, come riporta il Corriere Veneto, è ricoverato in terapia sub-intensiva all’ospedale di Borgo Trento. E le sue condizioni sono gravemente peggiorate. 

Mauro da Mantova ricoverato per Covid, Cruciani: «È intubato, le sue condizioni sono gravi»

Mauro da Mantova ricoverato, è grave

A darne conferma è stato il conduttore della trasmissione, Giuseppe Cruciani: «Ho avuto modo di sentirlo nei giorni scorsi e si capiva dalla voce che stava malissimo», ha detto. Nonostante i sintomi e gli affanni, Buratti non aveva nessuna intenzione di chiamare  - "comunisti", secondo lui. Per convincerlo è dovuto intervenire lo stesso Cruciani, assieme a tanti ascoltatori affezionati oramai al personaggio. Mauro da Mantova è infatti sempre stato un no vax duro e puro, ha partecipato alle proteste contro il vaccino e contro il green pass per "difendere la Costituzione".

«I medici dicono che la situazione è molto grave e che non reagisce alla terapia», ha poi spiegato Cruciani. «Mi hanno diagnosticato la polmonite bilaterale, pare sia Covid», aveva raccontato con la voce affaticata in un messaggio registrato e inviato sempre alla Zanzara. E sulla scelta di presentarsi in ospedale a Verona aveva detto: «A Mantova non mi fido… lì ci sono i comunisti». A Mauro da Mantova è arrivata anche la vicinanza di David Parenzo, fiero oppositore durante i suoi interventi in trasmissione.

Cruciani: «È ricoverato e non risponde alle cure»

«Mauro è un ascoltatore storico, un interventista seriale che interviene da noi a La Zanzara da una decina di anni. A fasi alterne è un super complottista, uno anti sistema, qualche volta ha delle uscite in cui pensa che gli ebrei siano il fulcro del complotto mondiale. Ora è intubato a causa del Covid in ospedale, ma chi gli augura la morte è una testa di caz..». Giuseppe Cruciani racconta così all'Adnkronos la storia di Mauro. «Mauro pensa la pandemia non esista, ed ha tutte le posizioni più estreme del negazionismo Covid -spiega Cruciani- Lui è un carrozziere, e addossava le responsabilità del fatto che non lavorasse più al neoliberismo, alla finanza mondiale. Con il Covid ha cominciato ad aderire a tutte le teorie complottiste».

«Ovviamente non si è vaccinato, e non credo che andasse in giro con grandi protezioni individuali», osserva il conduttore de La Zanzara.

Dopo quell'episodio, Mauro «all'inizio della settimana scorsa ha chiamato da casa, dicendo di stare male, che la febbre andava e scendeva». A quel punto, Cruciani gli consiglia il ricovero. «Anche privatamente gli ho detto di andare a farsi ricoverare. Ma lui non voleva. Così ho fatto intervenire un medico molto conosciuto e che conosceva Mauro “radiofonicamente, che sabato scorso lo ha chiamato. Credo che il ricovero sia avvenuto grazie a questo intervento».

Dall'ospedale, le notizie non sono buone. «Mi ha mandato una specie di foto in cui la saturazione era a 74, e pare che l'abbiano ricoverato con la saturazione a 56», dice Cruciani. «Abbiamo notizie de relato dalla figlia che ci riferiscono che è intubato, all'inizio non si voleva fare nemmeno intubare, e pare che la situazione sia grave, non risponda alle cure». Il conduttore rivela che la vicenda ha spaccato in due gli ascoltatori. «Ci sono arrivati miliardi di messaggi di persone -spiega- e le reazioni sono di diverso tipo, gli ascoltatori sono spaccati in due». Tra di loro, ci sono «persone che lo incoraggiano, che lo esortano a riprendersi, a prescindere dalle sue idee sul Covid. C'è invece chi lo considera uno che se l'è cercata, che toglie spazio ad altre persone nelle terapie intensive, che si lamenta di dover pagare le sue cure. Ma io già ho detto come la penso: chi si augura la morte di Mauro è una testa di caz..», conclude secco il conduttore.

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