Ad oggi, il congedo obbligatorio è di 5 mesi per la donna e dal 2020 di 7 giorni per il padre. Le nuove norme, se si troveranno le risorse necessarie visto che la coperta è sempre corta e che il costo dovrebbe essere significativo, potrebbero essere inserite nella prossima Legge di Bilancio.
"Dobbiamo passare dalla conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro che in genere pesa tutta sulle donne - spiega - alla condivisione delle cure familiari. Lo fa già la Svezia, ci sono regole per un congedo unico utilizzato però per il 20% dal padre".
Le donne - prosegue Puglisi - fanno carriera più lentamente perché sono spiazzate dal peso delle cure familiari. Per scardinare questo paradigma e fare sì che il lavoro sia condiviso dobbiamo pensare a politiche di condivisione. L'ipotesi di un congedo di sei mesi è ancora in stato embrionale, siamo all'inizio di una riflessione ma penso che si possano usare i fondi europei che sono a disposizione per aumentare il lavoro delle donne per fare una riforma strutturale di questo tipo".
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