Secondo il presidente Tiziano Treu "è necessaria una visione di medio lungo periodo per affrontare i nodi strutturali del Paese e garantire per il prossimo triennio crescita sostenibile, riduzione del debito e coesione sociale", perché "la recessione italiana nella terza economia dell'Unione va evitata ad ogni costo". "Al centro di tutti gli sforzi va posto l'impegno per la riduzione dell'evasione fiscale e contributiva. Inoltre, serve un nuovo patto di cooperazione Stato-cittadini nell'assolvimento dei doveri fiscali che non può non essere accompagnato da uno sforzo proteso verso una società digitale, dove i servizi pubblici vengano erogati in modo semplice attraverso applicativi e piattaforme", ha aggiunto il Segretario Generale Paolo Peluffo.
Il CNEL segnala, inoltre, l'occasione straordinaria della tornata di rinnovi contrattuali che nel 2020 coinvolgerà oltre 9 milioni di lavoratori del settore privato e quasi 4 milioni del settore pubblico. "Il rinnovo contrattuale andrebbe affrontato tenendo conto della effettiva emergenza salariale che il Paese ha vissuto negli ultimi anni. Nel quadro organico definito in un'ottica pluriennale la pur apprezzabile conferma di strumenti come Industria 4.0, Opzione donna, Ape sociale e le aperture al confronto con le Parti Sociali sul settore green, legge sulla rappresentanza, credito di imposta per formazione digitale, pensione di garanzia per i giovani, prevenzione infortuni e sicurezza sul lavoro, pari opportunità retributive, avrebbero la valenza di veri e propri moltiplicatori" - sottolinea il CNEL - . Occorre rivedere il sistema fiscale dell'UE e superare il fiscal compact. Non bisogna lasciarsi sfuggire l'occasione dei rinnovi contrattuali per gli aumenti salariali e per modernizzare la P.A".
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