VIA LIBERA
L’allenatore vuole archiviare già all’andata il discorso qualificazione e contro i bulgari appare orientato ad affidarsi ai più giovani e a variare il modulo: riproporre il 3-4-3 oppure ritornare all’antico, rispolverando il 4-2-3-1. Qualunque sia l’assetto, ci sarà il ritorno di Keita dal primo minuto, tenuto colpevolmente fuori ieri a Catania per un evanescente Mauri. Ogni volta che ha giocato titolare in Europa, il giovane spagnolo ha sempre ben figurato, risultando ogni volta decisivo. Al posto di Klose in avanti ci sarà Perea, mentre sulla fascia destra è ballottaggio tra Felipe Anderson e il neoacquisto di gennaio Gael Kakuta. Ci sarebbe anche la possibilità di vederli entrambi solo se Reja deciderà di schierare la Lazio con il 4-2-3-1, anche se, forse, in questo caso si tratterebbe di una squadra molto offensiva. Si vedrà. In mezzo al campo Ledesma osserverà un turno di riposo e al suo posto agirà Biglia che farà coppia con Onazi davanti alla difesa, preferito a Gonzalez. L’unico confermato rispetto a Catania dovrebbe essere Radu, con Biava e Dias a riposo e con Ciani, Novaretti e Cana in lotta per due maglie da titolare. La vera sorpresa potrebbe esserci in porta con il ritorno di Marchetti al posto di Berisha, ma il dubbio verrà sciolto solo tra un paio di giorni.
ECCO I BULGARI
Nonostante abbiano un palmares praticamente nullo, la Lazio non deve assolutamente sottovalutare il Ludogorets, primo nel campionato del suo paese. Nei gironi di qualificazione, la squadra bulgara di Stoev, oltre a chiudere al primo posto con 16 punti, ha nettamente sconfitto all’andata e al ritorno un big come il Psv Eindovhen, rifilandogli complessivamente quattro reti. Il brasiliano Marcelinho, l’olandese Vura e lo sloveno Bezjak sono i giocatori più temibili del Ludogorets.
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