Alunni separati dal virus, ma uniti da lettere d'amore: «Tu sei a casa e io a scuola, ma resterai la mia fidanzata»

Le lettere dei due alunni
di Roberta Pugliesi
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Martedì 17 Novembre 2020, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 22:26

Un tempo c’erano Florentino e Fermina, i celeberrimi protagonisti del libro “L’amore ai tempi del colera”. Oggi ad essere divisi da una terribile malattia endemica - che non è il colera ma il coronavirus - sono Pierfrancesco e Arianna, due bambini di otto anni che frequentano la terza elementare della scuola Schito Vicenne di Sora e che proprio come i due protagonisti del capolavoro di Gabriel Garcia Marquez sono stati “divisi” dalla malattia. Lei a casa in quarantena, lui in classe.

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Nonostante sia l’epoca di internet e delle chat, i pensieri più dolci restano comunque quelli scritti a penna su un foglio di carta, in questo caso sul foglio del quaderno di scuola. E questi due bambini sono la prova che l’amore non conosce limiti né di età né di distanza. Accade così che nella Giornata della gentilezza, svolgendo un compito dato dall’insegnante, l’uno abbia pensato all’altra e viceversa: Arianna dalla scrivania della sua camera da letto e Pierfrancesco dal banco di classe.

Il compito da svolgere il seguente: «Dedico alcuni pensieri ad una persona speciale per me».

Ecco cosa scrive Pierfrancesco che Arianna chiama Piero: «Quando ci siamo incontrati io mi sono chiesto se tu volevi essere la mia fidanzata e ci pensavo e ripensavo e io ho scelto te. Siamo stati insieme, insieme io e te. Però purtroppo è arrivato il coronavirus: tu sei a casa e io a scuola ma tu però resterai la mia fidanzata». Contemporaneamente Arianna scrive: «Quando avevo sei anni mi sono innamorata di un bambino che si chiama Piero. E’ un bambino molto speciale per me perché è gentile, carino e molto affettuoso. Non ci possiamo vedere adesso per colpa del coronavirus. Mi manca tanto e vorrei tornare a scuola per vederlo di nuovo».

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Di fronte a tanta tenerezza e bellezza non si può che sperare che questo momento passi al più presto, soprattutto per loro, i bambini che forse, proprio per la loro forza, ingenuità, coraggio ed entusiasmo stanno prendendo per mano gli adulti, trasmettendo tutto il coraggio e la determinazione di cui oggi, più che mai, hanno bisogno per affrontare la lotta al virus. Ed è proprio il caso di dire che, al di là della sintassi, del lessico o della grafia, Arianna e Pierfrancesco hanno meritato un bel 10 e lode dando prova nel loro piccolo ma immenso mondo di bimbi di otto anni che proprio come scriveva Gabriel Garcia Marquez «è la vita, più che la morte, a non avere limiti».

La situazione delle scuole a Sora

Intanto in città - dove si piange una nuova vittima di Covid, un 84enne - tra quarantene e contagi, che sono attualmente 335, la didattica prosegue tra alti e bassi. Gli studenti più grandi riescono ad avere una certa continuità attraverso la dad, per i più piccini è tutto più faticoso, anche comprendere certe dinamiche e lunghi stop. Le scuole vengono sanificate di frequente e si cerca di fare fronte anche alla mancanza di insegnanti che spesso sono costretti a restare a casa o perché positivi essi stessi o perché entrati in contatto con contagiati. E tra un tampone ed un test sierologico, spesso accompagnati da polemiche dei genitori, i più piccini sono comunque e fortunatamente ancora concentrati sul Natale alle porte e sulle letterine da scrivere a Babbo Natale.

«Sento che abbiamo imboccato una strada lunga ma giusta sia nei risultati che nei comportamenti adottati - ha detto il sindaco Roberto De Donatis - . Richiamo tutti al massimo impegno nell’adozione di comportamenti corretti, nell’uso di mascherine e nel distanziamento ed igienizzazione delle mani; ritengo che ci siano i presupposti per dire che la guerra è lunga ma la vinceremo, cercando di non fermare e bloccare le attività economiche importanti e fondamentali per non generare ulteriori crisi che ad oggi non siamo in grado di sostenere. Dobbiamo andare avanti con l’erogazione dei servizi, in primis scolastico e sanitario, servizi sociali e la solidarietà ed il sostegno alle attività economiche».

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