Dopo le indagini della Squadra Volante, volte anche a valutare la posizione della fidanzata nella triste vicenda, il giudice Antonello Bracaglia Morante, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Adolfo Coletta, ha ravvisato «che sussistono gravi e convergenti indizi di colpevolezza a carico dei due indagati in ordine al reato di sequestro di persona aggravato». La coppia, infatti, come è stato appurato, «aveva avuto una condotta minacciosa e di chiusura materiale mediante una catena del cancello di accesso all'abitazione» nei confronti delle due vittime, che vivevano soggiogate dal fratello aguzzino con la complicità della stessa fidanzata.
Nei confronti del 29enne e della 22 albanese è stata disposta la misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare, dove risiedono le vittime, e di non avere contatti con le stesse, nemmeno con comunicazioni telematiche.
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