Frosinone: terrazza del Polivalente vietata agli skaters, è guerra con il comune

Gli skaters sotto lo striscione di protesta
di DENISE COMPAGNONE
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Mercoledì 1 Ottobre 2014, 12:24 - Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 11:26
C’ un posto a Frosinone che, per consuetudine, di soppiatto, diventato il posto dei giovani. Quelli appassionati di skateboard. Quando sei nel traffico di viale Mazzini, all’altezza del Palazzo Tiravanti, getti l’occhio a destra e li vedi saltare, correre, lanciarsi in equilibrismi spericolati e azzardati. È la terrazza del Polivalente, ovviamente. Cento metri quadri di cemento liscio, vuoti. Nei pomeriggi di sole, ma anche quando il tempo non è granché, da vent’anni diverse generazioni sono diventate grandi sulle rotelle da strada. Nel giro di qualche mese, contestualmente al trasferimento dell’Accademia delle Belle Arti al Tiravanti, nei progetti del Comune e del Polo accademico, quel posto è destinato a diventare la Terrazza delle esposizioni e perderà quella funzione che ha acquisito negli anni. Ma i ragazzi che la frequentano giornalmente di problemi ne hanno già da ora. Anzi, già da un bel po’. Lunedì pomeriggio ad esempio è arrivata una pattuglia della Polizia Municipale che li ha diffidati ad utilizzare ancora il posto come “skatepark”. “C’è un esposto dei residenti che si sono lamentati per i rumori molesti che impediscono il riposo, dobbiamo per forza agire in questo modo” hanno spiegato gli agenti. “E poi qualche danno alla struttura è stato arrecato, è stato rotto qualche vetro ad esempio”. Ieri la pattuglia è di nuovo passata sul posto e i ragazzi hanno dovuto portare via le travi e le rampe che normalmente utilizzano per saltare e correre. Ma loro sono rimasti lì, con gli skates in mano. E hanno affisso uno striscione di protesta che dice: “Dopo due decenni sempre qui perenni”. “Non abbiamo un altro posto dove andare” hanno spiegato. Il Comune in realtà qualche mese fa un paio di soluzioni le aveva individuate. Ma entrambe, a detta dei ragazzi, non sono idonee. “Una è collocata vicino allo Stadio Casaleno - spiegano -. Quella andrebbe bene, anche perché è inserita in un contesto sportivo, ma va steso uno strato di cemento liscio. Con l’asfalto lo skate non va. L’altra è il campetto di calcio che sta vicino l’ospedale di via Mazzini. Ma quello è utilizzato anche dai ragazzi che giocano a pallone, come si fa? Inoltre anche in quel caso i residenti si sono lamentati. Eppure non chiediamo molto: ci basterebbe anche soltanto uno spazio con un centinaio di metri quadri con cemento liscio. Potremmo pensare anche noi all’allestimento di quello che ci occorre, non sarebbe un problema. Perché non siamo liberi di praticare uno sport sano che non è il calcio? Nel frattempo resteremo qui. Non abbiamo arrecato nessun danno, anzi i vetri erano rotti e li abbiamo sistemati noi”. La questione va avanti ormai da mesi. I ragazzi, almeno coloro che fanno parte dell’associazione di skaters “La banda della maiala”, lanciano quest’ennesimo appello al Comune. Sarà accolto questa volta?