Figli, il nuovo film di Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea: «Noi genitori tragicomici»

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L'orrore delle feste mascherate, dei pediatri guru, delle suocere poco disponibili, delle chat scolastiche, dei pianti dei neonati, del sonno perso, della divisione dei compiti nelle coppie, insomma l'inferno dei "Figli" da crescere nello spirito di Mattia Torre, l'autore di Boris. Sua infatti questa commedia brillante, in sala dal 23 gennaio in 400 copie distribuite da Vision con protagonisti Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea, ma poi firmata da Giuseppe Bonito dopo la sua scomparsa il 19 luglio 2019. In "Figli" la storia surreal-comica di Nicola (Mastandrea) e Sara (Cortellesi), una coppia felice con una figlia di sei anni che entra in un incubo con l'arrivo di Pietro, il secondo figlio. Tutto cambia, non si dorme più, emergono vecchi rancori, i suoceri non collaborano, le babysitter, quelle giuste, non si trovano e anche gli amici possono fare poco in preda spesso alle loro stesse situazioni.

Nel film, tratto dal celebre monologo "I figli ti invecchiano", scritto per Valerio Mastandrea proprio da Mattia Torre, recitano anche tanti altri amici di Mattia Torre: Stefano Fresi, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Andrea Sartoretti, Massimo de Lorenzo, Gianfelice Imparato, Carlo De Ruggeri. Una curiosità, a produrre "Figli", il cui primo ciak è stato battuto il 16 settembre 2019, è stato con Wildside, Lorenzo Mieli, produttore storico e grande amico di Mattia che aveva annunciato la realizzazione del film durante la serata di commemorazione organizzata al Teatro Ambra Jovinelli a Roma nel corso dell'estate. «Torre mi manca molto - spiega oggi a Roma Giuseppe Bonito -. Tutto è stato così repentino. Mattia mi ha chiamato e mi ha detto che aveva bisogno di un regista di sostegno. Ho subito detto di sì». E ancora il regista sullo spirito del film: «È un tratto tipico della sua scrittura capace di passare dalla realtà alla surrealtà, dalla sfrontatezza all'inconscio e tutto questo con cambi di registro dal comico al tragico».

Per Paola Cortellesi il film non è solo una storia di figli: «Certo c'è il difficile equilibrio di coppia da mantenere in una lunga relazione, ma Figli è soprattutto un'opera sull'amore. Mi sono ritrovata in tante cose che succedono - aggiunge l'attrice - perché Mattia Torre non racconta solo cose surreali, ma cose vere in maniera surreale». E che il film non sia certo solo un modo per parlare di figli è l'opinione anche di Mastandrea: «Non parla di figli e basta - dice l'attore -, ma piuttosto di come resistere agli urti della vita». Personaggio cult del film, quello interpretato da Stefano Fresi, un amico giornalista di Nicola che vive perennemente frustato dai suoi due figli che si accaniscono sulle sue spalle con i loro tubi di plastica.