Ostia, via dei Pescatori lavori fermi: le attività commerciali del Borghetto fortemente penalizzate

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Rimane chiuso il cavalcavia di via dei Pescatori, interdetto al traffico dal 14 gennaio scorso dopo il cedimento del terrapieno del ponte sulla ferrovia, come era già successo una decina di anni fa. Il blocco sta provocando non pochi disagi agli automobilisti. Via dei Pescatori è considerata un'arteria strategica per raggiungere Ostia da Casal Palocco senza dover per forza attraversare la Cristoforo Colombo. Una strada importante per arrivare velocemente all'ospedale Grassi dal lungomare. Non solo. I residenti del borghetto dei Pescatori sono tagliati fuori dal mondo, isolati dal resto di Ostia e a risentirne sono anche le attività commerciali. I due ristoranti, il Pescatore e la più famosa Buzzicona, che ormai da due settimane stanno perdendo i clienti di passaggio. «Chi come noi di Ostia li conosce dicono gli affezionati conosce strade alternative, magari più lunghe, per arrivarci, ma i romani che attraversavano il cavalcavia e ci passavano davanti, ora non si fermano più». E in tempi di crisi dovuta alla pandemia, la chiusura del ponte sta aggravando una situazione già pensate per gli esercenti. DISAGIProblemi anche per chi deve raggiungere il Grassi. Strade alternative e tempi molto più lunghi soprattutto per le ambulanze. L'interdizione del ponte arriva inoltre dopo le chiusure alla circolazione, imposte negli anni scorsi, dei tratti che attraversano Axa e Casal Palocco e la più recente, a novembre scorso, dei due chilometri tra via Villa di Plinio e via del Fosso di Dragoncello. Una vita travagliata, insomma, quella di via dei Pescatori i cui tempi di riapertura sembrano ancora piuttosto lunghi. Il X Municipio sta ancora aspettando il sopralluogo degli esperti della Commissione capitolina Stabili pericolanti, determinante per scegliere gli interventi da adottare. «Avevamo già fissato un appuntamento per il 27 gennaio dice l'assessore ai Lavori Pubblici del X, Guglielmo Calcerano ma i tecnici non si sono presentati, senza indicare una data alternativa. Abbiamo già sollecitato più volte telefonicamente e se entro questa sera (ieri) non riusciremo ad avere un nuovo appuntamento, domattina (oggi), invieremo una nuova richiesta». È piuttosto seccato il delegato del mini sindaco Mario Falconi. «Senza la relazione di quella Commissione aggiunge non possiamo prevedere e progettare alcun intervento. Siamo bloccati su un'infrastruttura strategica per il territorio i cui lavori richiederanno comunque qualche settimana. Per questo sto anche valutando la possibilità di chiamare la mia omologa in Campidoglio, Ornella Segnalini conclude Calcerano - affinché acceleri i tempi dell'ufficio Stabili pericolanti».Moira Di Mario