Nel corso dell'incontro è stato ribadito il sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina ed è stata evidenziata l'importanza di mantenere il più stretto coordinamento tra gli alleati e l'esigenza di una risposta comune, capace di tenere aperto un canale di dialogo con la Russia per allentare le tensioni, chiarendo nel contempo le gravi conseguenze che un ulteriore deterioramento della situazione potrebbe comportare.
Soddisfatto il presidente americano che ha assicurato di avere "totale unanimità" con gli alleati europei. "Ho avuto un incontro molto, molto, molto buono. C'è totale unanimità con tutti i leader europei", ha dichiarato Biden al termine della videoconferenza. "Sono lieto di unirmi a Josep Borrell e alle controparti degli Stati membri dell'UE per fare un breve resoconto sulla mia recente visita a Kiev, Berlino e Ginevra e discutere gli sforzi per scoraggiare un'ulteriore aggressione russa contro l'Ucraina. Se la Russia sceglierà il conflitto, imporremo pesanti conseguenze e costi elevati", ha invece scritto in un tweet il segretario di Stato americano, Antony Blinken.
Il Pentagono ha intanto fatto sapere di aver messo 8.500 militari in stato d'allerta in caso di invasione dell'Ucraina da parte della Russia. "Nessuna missione è stata ancora assegnata, né ordine di dispiegamento è stato dato" ma riguarda il fatto di avere "uomini pronti in caso di necessità", ha spiegato il portavoce, John Kirby.
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