Report 2022, lo studio di Althesys che dal 2008 monitora il settore delle rinnovabili, presentato stamani.
Per le aziende delle rinnovabili, il 2021 è stato un anno di forte ripresa post-pandemia: oltre 430 operazioni (+72% rispetto all'anno precedente), ma soprattutto 14,9 GW di potenza (+37%) e 13,5 miliardi di valore (+48%). Il fotovoltaico resta primo tra le tecnologie, con 8,4 GW e oltre 6 miliardi di euro. Scende, invece, l'eolico. Tuttavia, in Italia solo il 30% dei progetti è già autorizzato.
A fronte di 264 nuovi progetti eolici e fotovoltaici utility scale censiti nel 2021, ben 188 (oltre il 70%) risultavano ancora in corso di autorizzazione. La situazione peggiora ancora se si considerano le dimensioni delle iniziative, delle quali solo il 18% ha ricevuto il via
libera: poco più di 1,4 GW autorizzati contro gli 8,2 GW in attesa.
Nel fotovoltaico, a fronte di 60 impianti autorizzati, ce n'è quasi il triplo in attesa: 169 progetti. Le installazioni fotovoltaiche utility scale in via di autorizzazione in Italia valgono oltre 4,3 GW. Nell'eolico onshore, a fronte di circa 300 MW autorizzati, 1,2 GW sono in stand-by burocratico. Ma nonostante i rischi derivanti dall'iter autorizzativo e gli aumenti dei costi delle materie prime, eolico e fotovoltaico sono sempre più competitivi e profittevoli, complici gli obiettivi europei al 2030, la crisi ucraina e, soprattutto, l'impennata dei prezzi elettrici.
Nel 2021 i ricavi medi unitari per l'eolico onshore sono saliti (64,5 €/MWh medio, +23% sul 2020), rendendo più profittevoli gli investimenti. Analogo trend per l'eolico offshore (+116% sul 2020) e per il fotovoltaico (+11,9%). A seguito dell'aumento dei ricavi, la marginalità passa dal 7-9% del 2020 al 13-15% del 2021.
Vera novità del 2021, rileva il report, lo sviluppo dell'agrivoltaico. Nonostante un costo medio superiore di circa il 16% rispetto agli impianti tradizionali, la redditività rimane positiva e soluzioni innovative consentono sinergie tra attività agricola ed energetica.
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